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Tennis, Lorenzo Musetti è l’italiano più migliorato nel 2022. Ora è più completo, il ranking una conseguenza

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Lorenzo Musetti

Tempo di bilanci per il tennis, che dopo la Coppa Davis 2022 vinta dal Canada va a riposarsi per partire a marce altissime verso il 2023. Per il movimento italiano c’è da riflettere in maniera importante; se per Jannik Sinner e Matteo Berrettini i tanti problemi fisici subiti in momenti chiave pesano molto sul giudizio di una stagione per nulla da buttare per quanto riguarda i risultati conseguiti, c’è da segnalare il deciso passo in avanti fatto da Lorenzo Musetti.

In molti avranno in mente solo le ultime settimane per l’allievo di Simone Tartarini, dove ha collezionato quattro sconfitte in cinque apparizioni tra NextGen Finals e Davis, ma la sua crescita è innegabile. Primi due tornei vinti della sua carriera, il 250 di Napoli su Berrettini ed il 500 di Amburgo sul futuro numero 1 Carlos Alcaraz, e tanti buoni risultati che lo hanno fatto volare in classifica, dal 59 di inizio gennaio fino ad installarsi al numero 23 nelle ultime settimane. Un miglioramento, quello del ranking, che rispecchia i passi avanti fatti anche sotto il profilo tecnico.

Il ragazzo di Carrara ha lavorato moltissimo per limare i suoi difetti. In primis, quello della lontananza in risposta, che non gli permetteva di essere pericoloso contro i cosiddetti big server. Cambiando un po’ la meccanica del colpo è riuscito ad essere più aggressivo e meno attaccabile di quanto visto in passato. Anche il suo dritto sta salendo di livello, ma nelle ultime settimane ha sorpreso parecchio l’evoluzione del suo servizio, con il cambio di posizione ha guadagnato molto in termini di picchi di velocità della pallina.

Oltretutto, c’è da sottolineare anche come Musetti si stia strutturando fisicamente, diventando un bel ‘torello’ pronto anche a battaglie prolungate, evidenziati anche dai risultati sul cemento delle ultime settimane. Tutti questi dettagli, piccoli ma grandi, si vanno ad aggiungere al suo tennis capace di far luccicare gli occhi anche ai più scettici, andando piano piano a far svanire quell’impressione che il ragazzo di Carrara potesse rimanere un giocatore sì bello, ma che non si sarebbe potuto spingere oltre un certo limite. Un limite che sta piano piano portando sempre più su: l’obiettivo minimo del 2023 sarà quello di installarsi stabilmente fra i primi 20 al mondo, e le carte per poterlo fare ci sono tutte.

Foto: LaPresse

 

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