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Tennis, Lorenzo Musetti: “Sarà difficile, ma avrò un occhio di riguardo per la Coppa Davis. Voglio chiudere la stagione con il botto”
Dopo la delusione per la sconfitta rimediata ai quarti di finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy per mano di Novak Djokovic, per Lorenzo Musetti è subito tempo di azzerare tutto e concentrarsi sulle Next Gen ATP Finals, torneo dove parte come favorito principale visto il forfait di Holger Rune. Il classe 2002, originario di Carrara, alla vigilia dell’esordio nella competizione contro Chun Hsin Tseng ha presentato le prossime sfide che lo attendono in questo finale di stagione.
Ecco i tratti salienti dell’intervista dell’azzurro rilasciata ai microfoni di SkySport, ritornando innanzitutto sul match con Djokovic: “La delusione rimane, soprattutto per non essermi espresso nella mia performance migliore, ma a freddo c’è da dare atto a un grande Djokovic. Alla fine però resta anche la gioia per aver raggiunto il mio primo quarto in un Masters 1000, la prima vittoria contro un top-5 e le ottime sensazioni delle quattro partite giocate: sono fiducioso che possa essere un buon finale di stagione, sperando di chiudere con il botto“.
Prosegue Musetti, questa volta concentrandosi sul torneo che lo attende: “Mi aspetto una settimana piena di difficoltà, non sarà facile, è un girone tosto; tutti gli otto giocatori sono bravi, poi questa superficie e le nuove regole, con le quali si appiattisce il margine di livello, rendono il tutto un po’ più complicato. Ci sarà sempre un occhio di riguardo per la Coppa Davis, sperando di essere tra i protagonisti“.
Infine, l’azzurro ha fatto un bilancio della sua stagione sinora, con la speranza per l’appunto di concluderla nel migliore dei modi: “Tutto è partito dalla vittoria ad Amburgo, togliendo un po’ il tappo che c’era da inizio stagione. Avevo fatto intravedere dei buoni risultati sulla terra, Amburgo è stata la ciliegina sulla torta, una svolta. La stagione indoor mi ha dato tanto, con la vittoria a Napoli del mio secondo titolo, il mio best ranking, tante cose che hanno permesso che la mia figura maturasse dentro e fuori dal campo, è la cosa di cui sono più orgoglioso, in futuro mi servirà se voglio sognare in grande“.
Foto: LaPresse