Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Editoriali
2022: un anno da 9 per l’Italia che nello sport si è confermata Caput Mundi
Il 2021 rimarrà scolpito probabilmente per sempre come l’anno più bello e straordinario dello sport italiano. Lo ricorderemo per l’oro di Marcell Jacobs nei 100 metri alle Olimpiadi (ancora oggi fa effetto scriverlo…), le 40 medaglie ai Giochi di Tokyo, l’Europeo dell’Italia di Roberto Mancini nel calcio, i trionfi a raffica negli sport di squadra agli Europei (softball, volley maschile e femminile, football americano), la Parigi-Roubaix di Sonny Colbrelli e tantissimo altro…Eppure il 2022 che sta per andare agli archivi non è stato tanto da meno, anzi ha confermato il ruolo di primaria potenza mondiale dell’Italia, inarrivabile per eclettismo e competitività diffusa a 360°. Ci piace citare in questo senso il presidente del Coni Giovanni Malagò: “Siamo secondi o terzi nel mondo come numero di vittorie e podi. Davanti ci sono USA e Cina che hanno qualche centinaio di milioni di persone più dell’Italia. Come facciamo allora ad essere primi in Europa? Noi siamo capaci, abbiamo tecnici bravi, presidenti, società, comitati, volontari. Questo non è copiabile, all’estero diventano matti. Non capiscono come facciamo ad ottenere questi risultati non partendo dalla scuola“.
L’elenco di vittorie azzurre quest’anno è davvero (fortunatamente e gradevolmente!) molto lungo. Come spiegato da Malagò, l’Italia è terza dietro USA e Cina nel medagliere che raggruppa tutte le gare dei Mondiali negli sport olimpici. Prendendo invece in considerazione le sole specialità che faranno parte del programma di Parigi 2024, il Bel Paese è quinto con la bellezza di 16 ori, 14 argenti e 12 bronzi: si intravede dunque addirittura una crescita, peraltro imperiosa se si guarda al numero di vittorie, rispetto alla già memorabile edizione di Tokyo 2020. Il processo di sviluppo prosegue dunque incessante. Il nuoto si è issato a disciplina leader dello sport nostrano con i suoi ben sei trionfi iridati in estate (tra vasca ed acque libere), ma va rimarcato anche come si sia aperto un ciclo nella pallavolo maschile: dopo il titolo europeo del 2021, è arrivato anche quello mondiale atteso ben 24 anni.
L’Italia ha poi dominato il medagliere che somma i risultati di tutti gli Europei stagionali, sempre facendo riferimento agli sport olimpici. Qui i numeri sono addirittura da capogiro: 66 ori, 76 argenti, 72 bronzi e un totale roboante di 214 podi complessivi! Disperse Gran Bretagna, Germania e Francia (con i ‘galletti’ quasi doppiati per numero di vittorie).
Gli sport invernali hanno fatto la loro parte. Sarà forse mancato qualche oro alle Olimpiadi di Pechino 2022 (2-7-8), tuttavia l’Italia è giunta nona per numero totale di podi (17), un bottino secondo solo a quello di Lillehammer 1994. Da segnalare anche il monopolio delle azzurre nelle prove di velocità della Coppa del Mondo di sci alpino, come testimoniano le sfere di cristallo di specialità vinte da Sofia Goggia e Federica Brignone rispettivamente in discesa e superG.
Per alcuni saranno obsoleti, per noi invece i Giochi del Mediterraneo mantengono un fascino intatto. L’Italia ha vinto il medagliere per la quinta edizione consecutiva, respingendo l’assalto di un’agguerritissima Turchia, nazione emergente che presto sarà sempre più un fattore anche in ambito mondiale ed olimpico. Anche negli sport non olimpici è risuonato a più riprese l’Inno di Mameli. Il quarto posto ai World Games ha consentito all’Italia di rimanere anche in vetta al medagliere storico di tutti i tempi.
Nei motori è poi maturata l’indelebile vittoria totale in MotoGP con l’accoppiata Francesco Bagnaia/Ducati: un titolo piloti atteso per ben 13 anni. Una vera e propria ciliegina sulla torta, in attesa che prima o poi l’incantesimo possa spezzarsi anche nelle quattro ruote.
Sport estivi ed invernali, olimpici e non olimpici, motori e manifestazioni multidisciplinari. Un anno da 9 in pagella. Sommando tutto, chi ha fatto meglio di noi? A nostro avviso si tratta di una domanda retorica. Perché è sempre Italia Caput Mundi!
Foto: FIVB