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Basket, Eurolega: Milano con percentuali da incubo perde anche col Baskonia
È profondo abisso per l’Olimpia Milano, che a Vitoria regala un quarto al Baskonia, con percentuali da minors, e poi non può rimontare e arriva la settima sconfitta consecutiva e si allontana sempre più una zona playoff che appare sempre più un miraggio per i ragazzi di Messina, sempre più ultimi in classifica.
Torna la Milano che non segna a inizio partita a Vitoria, con Melli e compagni che nei primi minuti non vedono il canestro, ma in difesa limitano i danni, con anche il Baskonia che sbaglia molto e i primi punti del match si vedono dopo due minuti ed è degli spagnoli. Servono, invece, tre minuti e mezzo all’Olimpia per sbloccarsi con Brandon Davies, ma è un episodio, perché le percentuali degli ospiti restano bassissime, cui si aggiungono brutti palloni persi. E dopo l’11-7 anche la difesa inizia a cedere e un parziale di 10-0 fa scappare via il Baskonia che chiude il primo quarto avanti 24-9.
Serve una scossa, e sembra arrivare a inizio ripresa, quando prima Hall e poi Melli colpiscono finalmente da oltre l’arco, ma continua a faticare troppo Milano in attacco, con errori anche banali e troppi rimbalzi in difesa regalati al Baskonia, che così sfrutta le occasioni per riallungare tornando sul +13. Olimpia che lascia anche troppi punti dalla lunetta, con gli ospiti che nel primo quarto hanno anche perso Timothe Luwawu-Cabarrot per un brutto colpo alla testa. Per assurdo, è proprio dalla lunetta che Baron e Alviti riavvicinano i biancorossi a -9. Nel finale, però, resiste il Baskonia e si va al riposo sul 38-27, con Milano che chiude con un imbarazzante 33,3% da due punti e 18,2% da tre.
Avvio confusionario nel secondo tempo e primi punti ancora degli spagnoli. Poi, però, Hall ruba palla, contrattacco e lo stesso Hall colpisce da tre punti per il nuovo -8. Poi è Davies a segnare da oltre l’arco e dopo quasi un tempo intero Milano torna a cinque punti di distanza. Reagisce, però, il Baskonia con Thompson, mentre l’Olimpia torna a faticare palla in mano. Così torna velocemente a +11 la squadra di casa, che colpisce con Howard due volte e spegne l’entusiasmo di inizio ripresa di Milano. Giornata stortissima per Naz Mitrou-Long, con un 0/4 da due punti e un 0/5 da tre punti, che con l’assenza di Pangos doveva prendere per mano una squadra che in attacco si è persa. Scappa via, così, il Baskonia con un parziale di 13-2 dopo il -5 conquistato da Milano. Una tripla di Baldasso prova a dare la sveglia all’Olimpia, poi è Davies che con cinque punti riporta in singola cifra lo svantaggio di Milano. Davies, però, poi protesta e arriva il fallo tecnico e si va all’ultimo stop con Baskonia avanti 54-45 e per Milano restano 10 minuti per provare una rimonta che, con questo attacco, sembra difficilissima.
Continua a litigare con il canestro Mitrou-Long a inizio ultimo quarto ed è il Baskonia ad allungare ancora, con ancora Baldasso da oltre l’arco allo scadere dei 24 che prova a rilanciare la rimonta. Olimpia che ora è anche fallosa, mentre anche Baron che non riesce a sbloccarsi al tiro e Pierra Henry riporta in doppia cifra il vantaggio spagnolo e match che rischia di chiudersi con largo anticipo. E quando Baldasso perde palla e Thompson schiaccia in modo spettacolare arriva il timeout della disperazione per Messina. Risponde Hall da oltre l’arco, ma arrivano subito due triple spagnole e +17 e settima sconfitta meneghina ormai davanti agli occhi dei biancorossi. E quando Hall perde un pallone banalissimo cala il sipario a Vitoria. Gli ultimi quattro minuti sono garbage time e Baskonia vince 78-62. Per Milano è crisi nera e per Messina i dubbi sul futuro si fanno sempre più forti.
Credits: Ciamillo