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Biathlon, Coppa del Mondo Hochfilzen 2022. L’Italia maschile si trova di fronte alla “Bestia Nera” per antonomasia

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La Coppa del Mondo di biathlon si sposta dalla nordica Carelia al Tirolo, dove nei prossimi giorni si disputerà la seconda tappa stagionale. Il contesto sarà quello ben conosciuto di Hochilzen, ormai assurto al ruolo di “classica” del massimo circuito. L’impianto austriaco viene peraltro quasi sempre affrontato nel mese di dicembre, tranne negli inverni in cui è deputato a organizzare i Mondiali.

La grande perizia degli organizzatori e la disponibilità di neve garantita dalla vicinanza con Kitzbühel ha peraltro permesso al poligono tirolese di fungere sovente da “salvagente”, recuperando tappe lasciate vacanti da altre località, costrette ad alzare bandiera bianca a causa delle avverse condizioni atmosferiche. Ecco perché il Langlauf und Biathlonzentrum Hochfilzen ha già organizzato ben 67 gare maschili individuali di primo livello (11 venti km, 30 sprint, 23 inseguimenti, 3 mass start), di cui ben dieci con valore iridato in occasione dei Mondiali 1978, 2005 e 2017.

A oggi, si contano trentuno atleti capaci di imporsi in almeno una competizione. All’interno di questo folto gruppo troneggia la figura di Ole Einar Bjørndalen, capace di raccogliere la bellezza di 13 successi tra il 1998 e il 2009, compresi tre ori iridati nel 2005!

Sono invece otto gli uomini in attività ad aver primeggiato da queste parti. Johannes Bø ha ottenuto 6 affermazioni (2014; bis nel 2017; 2018; nuova doppietta nel 2019), mentre il fratello maggiore Tarjei ha festeggiato in 3 occasioni (due nel 2010 e una nel 2011). Si sono inoltre imposti 2 volte Sturla Holm Lægreid (entrambe nel 2020) e Quentin Fillon Maillet (2020, 2021). Si conta, infine, 1 vittoria per Jakov Fak (2012), Benedikt Doll (Mondiali 2017), Johannes Dale (2020) e Johannes Kühn (2021).

Concentrandoci invece sui podi, al lordo degli embarghi, sono diciassette i biathleti tutt’ora in azione ad aver già fatto il proprio ingresso nella top-three in quel di Hochfilzen. Anche questa graduatoria è capitanata da Johannes Bø, il quale ha ormai raggiunto la doppia cifra.
11 (6-3-2) – BØ Johannes Thingnes [NOR]
7 (3-1-3) – BØ Tarjei [NOR]
5 (1-1-3) – FAK Jakov [SLO]
4 (0-3-1) – JACQUELIN Emilien [FRA]
3 (2-1-0) – FILLON MAILLET Quentin [FRA]
3 (1-1-1) – DALE Johannes [NOR]
3 (0-2-1) – EDER Simon [AUT]
2 (2-0-0) – LÆGREID Sturla Holm [NOR]
2 (1-0-1) – DOLL Benedikt [GER]
2 (0-2-0) – PONSILUOMA Martin [SWE]
2 (0-1-1) – LOGINOV Alexander [RUS]
1 (1-0-0) – KÜHN Johannes [GER]
1 (0-0-1) – LAPSHIN Timofey [RUS]
1 (0-0-1) – CHRISTIANSEN Vetle Sjåstad [NOR]
1 (0-0-1) – CLAUDE Fabien [FRA]
1 (0-0-1) – SMOLSKI Anton [BLR]
1 (0-0-1) – SAMUELSSON Sebastian [SWE]

Ragionando invece per nazione, si evince come a Hochfilzen la Norvegia sia la potenza dominante. Lo testimonia il fatto che i sudditi di Re Harald abbiano vinto più del 50% delle competizioni andate in scena! Il movimento tedesco è la seconda forza, mentre come si può notare l’Austria padrona di casa abbia sempre raccolto briciole.

65 (34-17-14) – NORVEGIA
42 (11-13-18) – GERMANIA [All-Inclusive]
33 (10-14-9) – FRANCIA
26 (6-10-10) – RUSSIA
7 (1-2-4) – SVEZIA
5 (1-1-3) – SLOVENIA
4 (1-2-1) – BIELORUSSIA
3 (1-1-1) – REP.CECA
3 (0-2-1) – AUSTRIA
3 (0-0-3) – SVIZZERA
2 (1-1-0) – URSS
2 (0-1-1) – LETTONIA
2 (0-2-0) – UCRAINA
1 (1-0-0) – USA
1 (0-1-0) – FINLANDIA
1 (0-0-1) – ITALIA
1 (0-0-1) – POLONIA

ITALIA

Dunque nessuna affermazione per l’Italia, per la quale Hochfilzen è storicamente contesto ostile. Il movimento maschile vanta un unico podio, peraltro ormai molto datato. Infatti il solo piazzamento nella top-three è arrivato 17 dicembre 1987, quando Johann Passler si classificò terzo nell’individuale.

Per quanto riguarda gli azzurri in attività, Lukas Hofer vanta cinque ingressi nella top-ten, con il posto dell’inseguimento 2018 e della sprint 2019 quali picchi di rendimento. Inoltre va rimarcato come Didier Bionaz abbia ottenuto proprio in Tirolo uno dei migliori risultati della sua carriera, piazzandosi 19° nell’inseguimento del dicembre 2020. Nessun altro italiano tuttora in azione si è mai classificato tra i primi quaranta.

STAFFETTE

Come ormai consuetudine, a Hochfilzen sono in programma anche delle staffette monosesso.
In campo maschile se ne sono sinora disputate ben 26. Questa la graduatoria dei successi:

13 – NORVEGIA (compreso l’oro iridato 2005)
5 – RUSSIA (compreso l’oro iridato 2017)
3 – AUSTRIA
2 – GERMANIA
1 – GERMANIA EST (oro iridato 1978)
1 – UNIONE SOVIETICA
1 – SVEZIA

Balzano all’occhio un alcuni dati interessanti. In primis l’egemonia norvegese si riflette anche nelle prove a squadre. In secondo luogo si nota come l’Austria, a digiuno di vittorie nelle competizioni individuali, si sia invece tolta parecchie soddisfazioni nelle staffette. Infine, dalla lista dei Paesi vincitrici, spicca l’assenza della Francia, che dunque non ha mai primeggiato su queste nevi!
Per quanto riguarda l’Italia, le storiche difficoltà del settore maschile sono confermate anche dai team event, dove gli azzurri non sono mai neppure saliti sul podio.

Foto: La Presse

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