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Calcio, la UEFA apre un’inchiesta sulla Juventus: “Potenziali violazioni del fair play finanziario”

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Nella serata del 28 novembre un autentico terremoto ha sconvolto il mondo del calcio italiano e internazionale. Come è noto, il consiglio di amministrazione della Juventus si è dimesso in blocco. A rassegnare le proprie dimissioni, nel corso di un consiglio straordinario che si è tenuto alla Continassa, è stato in primis il presidente Andrea Agnelli e a seguire il suo vice Pavel Nedved, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene e i membri Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood.

Le motivazioni? Il coinvolgimento dell’organo nell’indagine Prisma, aperta dalla Procura di Torino con l’accusa di falso in bilancio, e le contestazioni della Consob hanno portato a rivedere il progetto di bilancio da approvare, facendo slittare per due volte l’assemblea degli azionisti, in programma il 27 dicembre. Di qui, la decisione unanime di fare un passo indietro.

Una situazione che ha portato alle indagini della Figc e nelle ultime ore anche dell’UEFA. In un comunicato ufficiale, l’organo di controllo finanziario della Federcalcio continentale ha rivelato: “La Prima Camera del Club Financial Control Bodyha aperto oggi un’indagine formale nei confronti della Juventus FC per potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziari. L’inchiesta di Prima Camera del Cfcb si concentrerà sulle presunte violazioni finanziarie recentemente rese pubbliche a seguito del procedimento condotto dalla Consob e dalla Procura della Repubblica di Torino. In data 23 agosto 2022, la Prima Sezione CFCB ha concluso un accordo transattivo con Juventus FC. Il presente accordo transattivo è stato concluso sulla base delle informazioni finanziarie precedentemente presentate dalla Società relative agli esercizi chiusi nel 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022. Nel caso in cui, dopo la conclusione di questa indagine, la situazione finanziaria del club fosse significativamente diversa da quella valutata dalla Prima Sezione CFCB al momento della conclusione dell’accordo transattivo, o se emergessero o venissero a conoscenza fatti nuovi e sostanziali, la Prima Sezione CFCB si riserva il diritto di rescindere l’accordo transattivo, intraprendere qualsiasi azione legale ritenuta opportuna e imporre misure disciplinari in conformità con le Regole procedurali UEFA CFCB applicabili. La Prima Camera del CFCB coopererà con le autorità nazionali e non rilascerà ulteriori commenti sulla questione mentre l’indagine è in corso“.

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Cosa vuol dire? La UEFA vuol verificare la corrispondenza tra i dati comunicati dalla Juventus al fini di definire il quadro della situazione relativo all’accordo transattivo “settlement aggreement” stretto ad agosto che sarà oggetto di verifica delle autorità italiane nel corso delle indagini. Nel caso in cui ci fossero conferme di discrepanze, la Juve potrebbe rischiare sanzioni di natura disciplinare.

Foto: LaPresse

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