Ciclismo
Ciclismo, Filippo Ganna: “Per il 2023 focus più sulla strada che sulla pista, il Mondiale ad agosto cambia tutto”
Con il 2022 ormai prossimo alla sua archiviazione, è il momento di proiettarsi verso il nuovo anno e soprattutto, sportivamente parlando, verso una nuova ed entusiasmante stagione ormai alle porte: anche il mondo del ciclismo si sta preparando al meglio per il 2023 che, vista anche la novità dei Mondiali programmati per agosto, si prospetta se non altro intrigante anche per le scelte (riguardo al calendario) che compiranno i corridori e i team.
Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) è pronto per la nuova stagione, con inoltre idee piuttosto chiare su cosa lo attende tra gare su strada e su pista; per questo nuovo anno l’azzurro, stando almeno a quanto riferito ai nostri microfoni, dovrebbe focalizzarsi maggiormente sulle prove su strada, senza però tralasciare la qualificazione ai sempre più vicini Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Ecco le sue dichiarazioni: “Il focus per il 2023 sarà forse un po’ più sulla strada e meno sulla pista, ma avendo sempre come obiettivo la qualificazione olimpica. Poi vedremo come sarà il calendario: fino alla Parigi-Roubaix sappiamo bene cosa ci aspetta, dopodiché ci sarà il Giro. Insomma, tanti appuntamenti anche quest’anno (ride, ndr)”.
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Prosegue l’azzurro, analizzando la novità dei Mondiali di ciclismo programmati per agosto a Glasgow (in Scozia), uno scossone non da poco per la pianificazione del calendario degli impegni dei singoli corridori: “Questa novità cambia tutta la programmazione, l’arrivo, l’approccio all’allenamento, alla competizione, ma sappiamo che è così per tutti quindi bisogna adattarsi“.
Infine, il ciclismo attuale vede sempre più corridori realizzare vere e proprie imprese, per un livello che in generale si fa sempre più alto; è il caso di Remco Evenepoel o di Wout van Aert, le cui prestazioni danno probabilmente uno sprone a tutti gli altri (tra cui, per l’appunto, anche Ganna) a dare qualcosa in più, a superarsi. Questa la posizione dell’azzurro al riguardo: “Non ci sono solo loro, bisogna rispettare tutti gli avversari e usarli come stimolo; adesso loro sono sulla bocca di tutti e ben venga (ride, ndr) ma ci sono tanti altri corridori forti che non vengono mai nominati. Primo impegno del 2023? A gennaio, in Argentina“.
Foto: LaPresse