Formula 1
F1, la Ferrari nel 2023 avrà 30 cavalli in più di potenza: decisivi gli interventi sull’affidabilità
La potenza è nulla senza controllo: così recitava un noto spot pubblicitario dedicato a un marchio che in F1 è ben presente. A proposito di brand storici, la Ferrari in queste settimane è finita ancor di più del solito al centro dell’attenzione per le decisioni prese a livello gestionale.
Il Team Principal Mattia Binotto ha rassegnato le dimissioni e al suo posto è stato ingaggiato Frédéric Vasseur, ex capo dell’Alfa Romeo Sauber, che avrà il compito non semplice di guidare una squadra a caccia del titolo mondiale che manca dal 2007, se si parla di piloti, e dal 2008 nei costruttori.
Nel 2022 la Rossa aveva iniziato molto bene la stagione, ma poi si è un po’ persa. Tra i motivi principali di questa resa in calando vi è l’affidabilità. Le rotture che ci sono state, soprattutto nella prima parte del campionato, hanno poi costretto i tecnici del Cavallino Rampante a fare degli interventi “tampone” che però hanno avuto la controindicazione di un chiaro peggioramento delle prestazioni.
Come è noto, dal punto di vista regolamentare, i motori saranno congelati fino alla fine del 2025 e non sarà possibile intervenire per upgrade di prestazioni. Tuttavia, è possibile per i tecnici lavorare sull’affidabilità. Non ci serve un genio per capire che le migliorie nella consistenza dell’unità si traducono in una crescita anche sotto il profilo prestazionale.
Per questo non sorprende più di tanto che, in un’analisi a cura di Paolo Filisetti riportata dalla testata racingnews365, si dica che il motore della Rossa nel 2023 avrà una potenza di 30 cavalli in più rispetto alla versione 2022. Secondo Filisetti, infatti, sono stati risolti i problemi legati al turbocompressore e all’MGU-H, grazie ai lavori al banco relativi a una migliore efficienza del sistema di iniezione TJI (Turbulent Jet Injection). Il fine è quello di ottenere il massimo riempimento delle camere di combustione e un’efficace propagazione del fronte di fiamma all’interno.
Staremo a vedere se ciò avrà degli effettivi benefici in pista in un confronto che si presenta molto complicato con Red Bull e Mercedes, in particolare.
Foto: LiveMedia/Antonin Vincent / Dppi/DPPI