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F1, René Arnoux: “Mattia Binotto andava cacciato molto prima, ha commesso errori imperdonabili. Su Vasseur…”

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René Arnoux scuote il mondo della Formula Uno, e soprattutto la Ferrari, per mezzo di una intervista davvero interessante, e che non è certo passata sottotraccia, rilasciata alla Gazzetta dello Sport. L’ex pilota della scuderia di Maranello, dal 1983 al 1985, infatti, non ha usato giri di parole per dire la sua sulla questione legata all’addio di Mattia Binotto, ormai ex team principal del team emiliano. Dall’alto dei suoi 149 Gran Premi disputati (conditi da 7 vittorie e 18 pole position) il nativo di Grenoble ha riservato parole al vetriolo per l’ultimo timoniere della Ferrari. “Gli errori che ha commesso sono imperdonabili. Non sono mai stato dalla sua parte. Uno che dice ‘andrà meglio l’anno prossimo’ non merita quel posto. Io l’avrei già messo fuori parecchi anni fa”.

“È intollerabile un comportamento come il suo quando sei in testa alla più bella squadra del mondoincalza –  Jean Todt può piacere o meno, ma non avrebbe mai detto ‘andrà meglio l’anno prossimo’. Vinceva e quando aveva vinto pensava all’anno dopo. Ma di Todt e Dennis ce ne sono pochi”.

Parole durissime per Mattia Binotto che, com’è ben noto, ora è stato sostituito da Frederic Vasseur: “Lo conosco poco. Abbiamo visto i risultati che ha fatto con una squadra di media fascia come l’Alfa. Ma gestire l’Alfa e gestire la Ferrari sono cose molto diverse. Ha la competenza necessaria e spero che riesca a tirare sua la squadra sotto l’aspetto della tecnologia e della strategia, senza le quali il mondiale non lo vinci. Spero che a Maranello separeranno bene i ruoli tra team principal e direttore tecnico. Accorparli è stato un errore. Vasseur deve trovare le persone giuste e non sapere come è fatto un cambio o un motore. Todt se ne fregava. Quando hai Ross Brawn, Rory Byrne e Paolo Martinelli devi solo farli lavorare bene…”.

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Tornando alla Rossa, secondo il francese nel 2022 si poteva fare di più: “Quest’anno il telaio e il motore c’erano, l’affidabilità no. Ma soprattutto abbiamo sbagliato tante volte le strategie. E in quel campo c’è da fare pulizia. Direi che c’è da buttare tutto. E trovare qualcuno che sia capace”. Ultima battuta sugli ingredienti che occorrono per riportare il Cavallino Rampante al successo: “A Maranello è molto complicato perché c’è molta pressione, serve uno con il pugno forte. Devi pensare che quel che conta è il risultato. Vasseur deve fare come Todt…”.

Foto: LPS Antonin Vincent

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