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Ginnastica artistica, il 2022 l’anno della consacrazione per le Fate. Un oro a squadre agli Europei scolpito nella roccia – VIDEO

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Le Fate si sono consacrate e sono entrate nell’antologia imperitura dello sport tricolore, scrivendo una pagina di memorabilia assoluta e vincendo la gara a squadre degli Europei 2022 di ginnastica artistica. Un’apoteosi mistica, superlativa, indelebile, eterna, frutto di un capolavoro pennellato in maniera straripante all’OlympiaHalle di Monaco: ancora la Germania ci porta fortuna, dopo il bronzo conquistato ai Mondiali di Stoccarda 2019 è arrivato il secondo sigillo continentale della nostra storia.

A Volos 2006 furono la leggenda Vanessa Ferrari, Monica Bergamelli (questa volta in pedana da allenatrice, insieme a Marco Campodonico che è salito sul podio insieme alle ragazze), Lia Parolari, Carlotta Giovannini, Federica Macrì a battere le corazzate Romania e Russia. Nel 2022 è toccato alle ragazze del DT Enrico Casella rifilare addirittura quattro punti di distacco alla Gran Bretagna, sfoderando un potenziale poderoso e degno di fare risuonare l’Inno di Mameli.

L’Italia ha trionfato con il punteggio straripante di 165.163, un riscontro tecnico enorme e che certifica il valore internazionale di questa squadra eccezionale, che alla sua prima occasione utile ha trionfato nel team event continentale. La gara è stata condotta in testa dal primo all’ultimo. Di fatto c’è stata lotta soltanto al volteggio, quando le Fate sono uscite con due decimi di vantaggio sulla Gran Bretagna. Poi alle parallele il margine si è dilatato a tre punti, in seguito alle superbe prove delle nostre portacolori e all’errore marchiano di Ondine Achampong. Si superava l’ostica trave in maniera brillante, evitando cadute e andando in sicurezza (mentre Jennifer Gadirova metteva piede a terra), poi una comoda e controllata chiusura al corpo libero per guadagnarsi l’apoteosi totale.

Il trucco non tiene, il mascara si scioglie, il rossetto lacrima, i sorrisi divampano, gli abbracci infiammano: abbiamo esultato in maniera smodata per una magia eccezionale nella gara che premia la profondità, la validità, la forza del movimento di un’intera Nazione. L’Europa siamo noi. Il meglio siamo noi. Le più forti siamo noi. L’ITALIA HA VINTO LA GARA A SQUADRE DEGLI EUROPEI. Un’impresa antologica che andrà ricordata per l’eternità, come quella di tre lustri fa che spalancò le porte della Polvere di Magnesio alle nostre latitudini. L’Italia è una corazzata capace di dominare in campo internazionale.

Asia D’Amato è salita in pedana dopo aver vinto il concorso generale due giorni fa (impresa in passato riuscita soltanto a Vanessa Ferrari) e si è letteralmente scatenata: 13.833 con il doppio avvitamento al volteggio, 14.000 alle parallele, 13.800 alla trave, 13.566 al corpo libero. Alice D’Amato ha piazzato due bordate straripanti tra tavola (14.100) e staggi (mostruoso 14.633, punteggio da oro di specialità), prima del 13.333 al quadrato.

Le due staffilate di Giorgia Villa si sono fatte sentire: 14.166 alle parallele e poi un 13.300 di controllo per aprire la rognosa rotazione sui 10 cm. Martina Maggio, bronzo due giorni fa sul giro completo, non si è tirata indietro: 13.633 per l’avvitamento e mezzo al volteggio, 13.066 con qualche imprecisione alla trave, commovente esercizio al corpo libero (13.733). Medaglia al collo anche della 16enne Angela Andreoli, talento del futuro al suo esordio internazionale tra le grandi, brava in qualifica e oggi tenuta a riposo.

Alice D’Amato, Asia D’Amato, Martina Maggio, Giorgia Villa, Angela Andreoli. Questa è la squadra italiana più forte di tutti i tempi. Campionesse d’Europa, a sedici anni di distanza dalla prima e unica apoteosi dell’Italia nel team event continentale. Trionfo assoluto all’OlympiaHalle di Monaco dopo che tre anni fa squarciarono la tela ai Mondiali, mettendosi al collo un bronzo leggendario nel massimo contesto competitivo. Tre classe 2003, una 2001, una 2006: un gruppo coeso, unito, compatto, capace di emergere in qualsiasi contesto.

VIDEO L’ITALIA VINCE LA GARA A SQUADRE DEGLI EUROPEI


Photo LiveMedia/Filippo Tomasi

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