Tennis
Il grande rimpianto per lo sport italiano nel 2022? La Coppa Davis: chissà come sarebbe finita con Bolelli…
Fa ancora male. L’epilogo della Coppa Davis 2022 ha tanto i contorni dell’occasione mancata in casa Italia e anche un po’ della maledizione. Nei fatti l’Insalatiera è andata altrove e l’unico sigillo nella storia continua a essere quello del 1976 quando i ragazzi guidati da Nicola Pietrangeli e capeggiati da Adriano Panatta andarono in Cile con fierezza e tornarono vincitori.
Una stagione che per il tennis azzurro è stata all’insegna degli infortuni dall’inizio alla fine. Le Finals di Malaga erano state precedute dalla notizia del forfait di Jannik Sinner, n.1 d’Italia, per un problema al dito di una mano emerso nel corso del torneo di Parigi-Bercy, e da un Matteo Berrettini che non avrebbe potuto giocare perché non pienamente recuperato dal problema al piede sinistro.
Nei fatti una squadra “incerottata” che aveva come prima sfida da affrontare quella con gli Stati Uniti. I pronostici sorridevano agli americani e invece i ragazzi di Filippo Volandri, grazie alle prestazioni super di Lorenzo Sonego e del doppio Fognini/Bolelli conquistavano la semifinale con il Canada.
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Stessa storia, stesso mare: canadesi super favoriti e in casa Italia aggrappati al furore agonistico. La sfida era partita alla grande con un Sonego on fire in grado di superare in un match durissimo Denis Shapovalov e di regalare il primo punto agli azzurri. Una vittoria non in grado però di caricare a dovere Lorenzo Musetti, ko contro un solido Felix Auger-Aliassime.
Ci si giocava il tutto per tutto nel doppio e si confidava nella forza di Fognini/Bolelli, superiore a quella di Auger-Aliassime/Pospisil. A far saltare i piani arrivava la notizia del problema al polpaccio di Bolelli e la decisione era quella dell’all-in con Berrettini. Una decisione azzardata, guardando lo sviluppo della partita, ma anche forse un po’ dettata delle circostanze.
E così il rammarico, a distanza di circa un mese, è ancora tanto visto che poi il giorno dopo il Canada, quasi in scioltezza, batteva l’Australia in una competizione nella quale la Spagna era priva dei suoi assi, non c’era la Russia per le note vicende legate alla guerra in Ucraina e la Serbia di Novak Djokovic aveva mancato la qualificazione. Ci si riproverà nel 2023, ma…
Foto: LaPresse