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Judo, il 2022 di un’Italia mai così in crescita in quasi tutte le categorie. E i giovani fanno sognare

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Con la conclusione del Masters di Gerusalemme è calato ufficialmente il sipario sulla stagione del judo. Un 2022 fantastico per l’Italia, che ha stabilito diversi record storici raccogliendo risultati pesanti in ogni contesto, dalle tappe del World Tour ai grandi eventi con in palio le medaglie.

La Nazionale Senior ha alzato l’asticella rispetto al recente passato in quasi tutte le categorie, collezionando la bellezza di 5 vittorie e 25 podi complessivi tra Grand Prix e Grand Slam, senza dimenticare gli ultimi tre piazzamenti nella top3 (tra cui anche un primo posto) ottenuti in occasione del “Torneo dei Maestri” in Israele a fine anno.

Rendimento di primo piano anche agli Europei e ai Mondiali, in cui sono arrivate rispettivamente 4 e 2 medaglie preziose, pur senza la gioia di conquistare il metallo più pregiato. Una crescita corale che si rispecchia in primis nelle graduatorie mondiali IJF aggiornate, dove troviamo sette azzurri top10 (nelle varie categorie) e sedici inseriti tra le prime 22 posizioni. Il Bel Paese ad oggi può ambire alla qualificazione olimpica per Parigi 2024 in almeno dodici eventi individuali su quattordici, oltre al Team Event.

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I passi avanti rispetto all’ultimo ciclo olimpico sono evidenti, grazie ad un mix molto interessante tra i big dell’ultimo triennio (già protagonisti del percorso verso Tokyo 2021) – come Alice Bellandi, Odette Giuffrida, Francesca Milani, Christian Parlati, Manuel Lombardo – e alcuni giovani talenti che si stanno dimostrando subito competitivi al primo impatto con il circuito maggiore

In tal senso sono arrivati dei segnali incoraggianti dal classe 2000 Gennaro Pirelli (autore forse della vera impresa dell’anno, vincendo il Grand Slam di Tokyo nei -100 kg), dalla 2001 Martina Esposito (sul podio al Grand Slam di Abu Dhabi nei -70 kg), dalle 2002 Asya Tavano (bronzo europeo senior nei pesi massimi) e Assunta Scutto (bronzo mondiale senior, terza al Masters nei 48 kg), dalla 2003 Veronica Toniolo (quinta al Grand Slam di Tbilisi, qualificata al Masters nei -57 kg) e dalla 2004 Giulia Carnà (seconda al Grand Slam di Budapest e oro mondiale junior nei 52 kg).

Annata da record anche nelle categorie giovanili tra Under 21 e Under 18, con un bottino totale di 19 medaglie ottenute dall’Italia nelle rassegne iridate e continentali. Degne di nota nello specifico le prestazioni azzurre messe in mostra ai Mondiali Junior di Guayaquil (5 medaglie, tutte al femminile) e ai Mondiali Cadetti di Sarajevo (5 medaglie), le migliori edizioni di sempre per il judo tricolore.

Foto: IJF

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