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MotoGP, troppe Ducati in pista: Jorge Martinez vorrebbe un limite: “Hanno più informazioni degli altri”

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Si continua a discutere di Motomondiale, anche se le ostilità per la stagione 2023 devono ancora aprirsi. Nelle ultime settimane è spuntato come argomento di discussione l’egemonia della Ducati sulla griglia di partenza: nell’ultima stagione c’erano infatti otto moto di Borgo Panigale in pista, fra team ufficiale e quelli satellite. Oltretutto, la moto italiana si è dimostrata anche la più competitiva, con il successo di Francesco Bagnaia. 

Una situazione che non va genio propriamente a tutti. Nelle scorse settimane avevano fatto assai rumore le parole di Jorge Viegas, rieletto presidente della Fim, che aveva sbandierato ai quattro venti l’intenzione della VR46 di correre sotto bandiera Yamaha nel 2024, eventualità poi smentita da Uccio Salucci qualche giorno dopo. Ma la presenza di così tante Ducati fa discutere anche gli addetti ai lavori, tra cui Jorge Martinez Aspar.

Il titolare dello storico Team Aspar, vincitore quest’anno del titolo Moto3 con Izan Guevara, insinua il dubbio che il grande vantaggio tecnico della ‘Rossa’ sia dovuto proprio al fatto di avere otto moto in pista. In una discussione con Jorge Lorenzo su Dazn afferma infatti: “Hanno molte più informazioni delle altre moto avendone otto in pista, penso che forse il regolamento debba fare in modo che non sia così“.

Sulla risposta di Lorenzo, che ha affermato che la Ducati vincerebbe lo stesso anche se con quattro o sei moto, è arrivata la risposta di Aspar: “Il metodo di lavoro è diverso dagli altri. Il venerdì non stanno mai davanti, si fanno vedere il sabato e soprattutto la domenica. Penso che avere otto moto sia uno dei grandi vantaggi“. Per lo spagnolo dunque otto moto della stessa marca sono troppe, un ulteriore segnale di un piccolo malcontento che deve essere registrato.

Foto: Photo LiveMedia/Valerio Origo

 

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