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Nuoto, 4×100 sl da record del mondo: ricambi e profondità per provarci anche a Parigi 2024

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Sorpresi tutti tranne loro, i quattro, ma si potrebbe dire cinque, moschettieri della 4×100 stile libero che oggi hanno compiuto una vera e propria impresa trionfando al Mondiale di Melbourne e ritoccando il record mondiale. Quello della velocità in Italia è un vero e proprio movimento che ha un suo guru, Claudio Rossetto ma che ha ormai tanti padri perchè i ragazzi che compongono questa staffetta arrivano da ogni parte d’Italia: da Torino Miressi, dal Veneto Conte Bonin ma anche Frigo, entrambi trasferiti a Roma, dal Veneto anche Ceccon e dalla toscana Deplano, che si va ad aggiungere ad un altro toscano che si spera a breve possa tornare a far parte del gruppo, quel Lorenzo Zazzeri che è stato elemento fondamentale a Tokyo, Budapest e Roma e che deve superare i problemi fisici che lo hanno bloccato qualche mese fa.

Lo avevano messo nel mirino, questo record e lo hanno ottenuto regalando a Paolo Conte Bonin un primato invidiabile: record del mondo alla prima gara disputata a livello internazionale in assoluto, roba da Guinnes dei Primati. Sia per Miressi che per Deplano si tratta del primo record mondiale in carriera, mentre Ceccon ne ha stabilito uno sei mesi fa a Budapest in solitaria nei 100 dorso.

A Kazan nel 2015 l’Italia saliva sul podio iridato con Luca Dotto, Marco Orsi, Michele Santucci e Filippo Magnini. Un risultato straordinario, accolto come la sublimazione di un gruppo di campioni che avevano portato la staffetta veloce ai massimi livelli mondiali. Sette anni dopo l’Italia è una delle squadre da battere nella specialità e non solo in vasca corta dove ha trionfato oggi. Lo è perchè c’è un  movimento compatto che sforna talenti in ogni angolo dello Stivale e che soprattutto sa gestire al meglio la crescita di questi atleti.

Il leader è Alessandro Miressi, che a Glasgow tre anni fa andava dicendo che la vasca corta non era roba per lui, salvo poi vincere un Mondiale individuale sui 100 e oggi ritoccare il record mondiale con l’oro al collo nella 4×100 stile libero. Poche parole, tanto lavoro ed esempio per tutti gli altri, di serietà e professionalità. Ma leader sta diventando anche Thomas Ceccon, uno a cui sembrava che le staffette non interessassero, per quante frazioni al di sotto delle aspettative ha collezionato nei primi anni di carriera: adesso in staffetta è un fulmine, è cresciuto, ha preso consapevolezza ed è un esempio di tenacia e ostinazione per tutti.

Con questi protagonisti, tutti giovanissimi, la velocità italiana ha vita lunga e le vittorie di questo gruppo fantastico porteranno giovani nuotatori a tentare la strada della velocità con l’obiettivo, un giorno, di fare parte di questa squadra gloriosa che da due anni a questa parte, non tradisce mai e che si regala e regala ai tifosi italiani, podi e medaglie, prestazioni di alto spessore e record. Il prossimo obiettivo è Fukuoka dove si potrebbe anche puntare all’oro ma il vero target di questa squadra è Parigi 2024 e, se è vero che un mese fa, Paolo Conte Bonin lo conoscevano solo alcuni addetti ai avori e adesso ha fatto quello che ha fatto, nulla è ancora scritto definitivamente e lo spazio per inserirsi in questo gruppo potrebbe anche esserci. Ormai il nuoto italiano ci ha abituato a tutte le sorprese possibili. Anche se il record del mondo, per i fantastici quattro, non è una sorpresa.

Foto Lapresse

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