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Nuoto, chi è Paolo Conte Bonin: il nome nuovo della 4×100 sl da record del mondo!

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Da matricola e (quasi) perfetto sconosciuto a campione del mondo con tanto di record iridato. Paolo Conte Bonin è stato tra i protagonisti della prima giornata dei Mondiali in vasca corta 2022 in corso nel Melbourne Sports and Aquatics (Australia).

Non c’era modo migliore di rompere l’acqua dell’esordio per il 20enne veneto che ha contribuito con un’ottima prova all’oro della staffetta azzurra nella 4×100 stile libero con tanto di record del mondo (3.02.75). Bonin ha nuotato la finale in seconda frazione raccogliendo idealmente il testimone da Alessandro Miressi e poi passandolo a Leonardo Deplano, terzo staffettista prima del gran finale con Thomas Ceccon.

Bonin si era messo in luce già nella semifinale del mattino schierato da Cesare Butini insieme a Miressi, Deplano e Manuel Frigo (sostituito in finale da Ceccon) come ultimo frazionista (45.68 il suo crono). Ci si giocava il posto proprio con Frigo e la “matricola” ha fatto il suo.

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Nel pomeriggio il direttore tecnico della Nazionale gli ha dato nuovamente fiducia e, partito in seconda frazione, Bonin ha chiuso i suoi 100 in 45.93, un tempo leggermente più alto che non lo ha lasciato completamente soddisfatto tanto che lo stesso azzurro ha dichiarato di sperare in un crono inferiore. La new entry del Bel Paese si è comportata comunque egregiamente mantenendo l’Italia in prima posizione e tenendo a distanza gli avversari.

Il giovane del Team Veneto, allenato al centro federale di Ostia da Claudio Rossetto, era emerso all’attenzione di tutti durante i Campionati italiani assoluti in vasca di Riccione a novembre scorso quando aveva vinto l’argento nei 100 stile libero alle spalle di Alessandro Miressi, staccando il pass per i Mondiali di Melbourne e segnando il nuovo personale di 46.46.

E pensare che Bonin ha iniziato a nuotare per caso perché suo papà gli aveva detto di scegliere una disciplina tra tre sport: calcio, nuoto e tennis. Si è buttato in vasca piccolissimo, senza pensarci troppo e non perché gli piacesse particolarmente. E, oggi, la via infinita dell’acqua lo ha portato sul tetto del mondo.

Foto: LaPresse

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