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Nuoto, la profondità del movimento azzurro nei 200 sl. Bronzo iridato con una staffetta ‘improvvisata’

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Alzi la mano chi avrebbe potuto pensare che l’Italnuoto potesse andare a podio nella 4×200 stile libero uomini, con una formazione del tutto improvvisata, nei Mondiali 2022 di nuoto in vasca corta. Nei fatti, nessuno dei quattro staffettisti odierni era sui blocchetti di partenza della prova che, ad esempio, è valsa l’argento continentale a Roma quest’estate.

Marco De Tullio, Lorenzo Galossi, Gabriele Detti e Stefano Di Cola non erano a Melbourne (Australia). Eppure, gli azzurri sono riusciti a sciorinare una prestazione fantastica, distruggendo letteralmente il primato italiano: dal 6’51″48 Italia (Ciampi, Ceccon, Megli Razzetti) di Abu Dhabi dell’anno passato, si è passati al fantastico 6:49.63, alle spalle dei primatisti degli mondo degli USA (6:44.12) e all’Australia (6:46.54).

Matteo Ciampi (1:42.68), Thomas Ceccon (1:42.61), Alberto Razzetti (1:42.76) e Paolo Conte Bonin (1:41.58) hanno espresso un livello notevolissimo. In particolare, è stato l’esordiente Conte Bonin a mostrare delle attitudini fantastiche, che già aveva evidenziato nella 4×100 sl oro in questa sede.

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Una gara che conferma la grande profondità del movimento che, pur con un quartetto decisamente sperimentale, è riuscito a conquistare una medaglia iridata in un contesto di livello assoluto.

Foto: LaPresse

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