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Nuoto
Nuoto, l’Italia eguaglia il record di ori nei Mondiali in vasca corta a un giorno dal termine delle gare
Signore e signori, il tassametro corre e, a un giorno dalla fine, l’Italia del nuoto nei Mondiali 2022 in vasca corta ha raccolto 12 medaglie: 5 ori, 5 argenti e 2 bronzi. Gli azzurri sono terzi nel medagliere alle spalle degli Stati Uniti (13-10-5) e dell’Australia (11-7-5).
Facendo due conti rapidi, la squadra capitanata da Greg Paltrinieri ha già eguagliato, con un giorno di gare ancora a disposizione, il primato di ori mondiali dell’edizione 2021 ad Abu Dhabi. Indubbiamente l’assenza dei russi pesa negli sviluppi delle gare a Melbourne (Australia), ma nello stesso tempo le prestazioni che ne stanno venendo fuori sono esaltanti.
Se è vero che Paltrinieri si è portato a casa il secondo oro della sua esperienza australiana con il sigillo negli 800 sl (prima volta che questa specialità fa parte del programma dei Mondiali in vasca corta), lo è altrettanto il successo della 4×50 mista maschile con il nuovo record del mondo. Dopo che gli azzurri avevano associato all’oro nella 4×100 sl la scritta “WR”, lo stesso è stato fatto quest’oggi.
Il quartetto formato da Lorenzo Mora, Nicolò Martinenghi, Matteo Rivolta e Leonardo Deplano è stato in grado di abbattere il muro dell’1:30 (1:29.72) e ci si aspetta una replica per la 4×100 mista di domani. Nei fatti, le chance per rimpinguare il medagliere in casa Italia non mancano. Di seguito le possibilità più concrete.
– 4×100 mista uomini
– Matteo Rivolta nei 100 farfalle uomini
– Benedetta Pilato nei 50 rana donne
– Nicolò Martinenghi e Simone Cerasuolo nei 50 rana uomini.
Alla prova dei fatti, il record di vittorie e di medaglie dell’anno scorso di 5 ori, 5 argenti e 4 bronzi potrebbe essere migliorato sulla base dell’elenco citato. Martinenghi e Cerasuolo si presentano con il primo e terzo tempo nell’atto conclusivo, mentre Rivolta ha stampato il secondo crono a un nulla dal sudafricano Chad le Clos. Più difficile, probabilmente, per Pilato puntare alla top-3 per la forma dimostrata, ma chissà…
Foto: LaPresse