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Nuoto, l’Italia si conferma da record: un percorso costruito nel tempo

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Soddisfazione c’è in casa Italia al termine dei Mondiali 2022 di nuoto in vasca corta. Il record di ori e podi eguagliati di Abu Dhabi non è un dato trascurabile perché è in continuità con quanto già fatto in questa stagione molto ricca di eventi e il riferimento è ai Mondiali di Budapest e agli Europei in vasca lunga, dove l’Italia anche in quelle circostanze ha fatto incetta di medaglie.

Quanto annotato non è un fulmine a ciel sereno, ma si deve partire da lontano. Al termine delle Olimpiadi di Rio 2016, il bilancio del nuoto italiano era stato di un oro e due bronzi, grazie alla coppia formata da Gregorio Paltrinieri. Facendo, però, un’analisi a 360° della spedizione, si giunse alla conclusione che l’83% degli atleti nostrani in vasca aveva peggiorato il tempo di iscrizione. E i motivi? Il CT Cesare Butini fu molto diretto e onesto: “Credo che siamo arrivati qui con atleti che si sentono di serie B e mi dispiace, perché non abbiamo nulla da invidiare rispetto agli altri, né come atleti né come formazione. Abbiamo una Federazione che ci supporta, abbiamo delle società che si impegnano molto e con la Federazione condividono progetti importanti. Dal punto di vista della preparazione tutti hanno dato il massimo, non dobbiamo crocifiggerci, ma dobbiamo capire bene cosa non funziona dal punto di vista dell’approccio. A differenza di Europei e Mondiali, qui bisogna entrare ragionando che la prima gara è quella della vita. Gli americani approcciano tutto l’anno in maniera diversa, fanno il Mondiale l’anno prima in modo più tranquillo in vista dell’Olimpiade. I nostri atleti sembrano sentirsi invece un po’ inadeguati e invece è tutto il contrario. Bisogna cominciare a imparare che la gara è una cosa fondamentale, che va gestita in modo corretto, con le giuste pressioni, senza avere timori riverenziali“, le parole di Butini (fonte: Gazzetta dello Sport).

Ecco che quel riscontro ha cambiato lo spartito. Ci si è dedicati a un processo di preparazione in cui i nuotatori hanno preso parte con crescente continuità agli eventi extra Europei e Mondiali per abituarsi a competere contro i migliori e a non sentirsi “inadeguati” nel momento più importante. In seconda battuta, come confermato dallo stesso Butini in un’intervista concessa al Corriere dello Sport in passato, l’investimento è stato fatto anche per rendere i tecnici sempre più preparati rispetto alle evoluzione del nuoto, che va molto velocemente. Un percorso in parallelo con una miglior interazione tra i vari centri federali che si sono allargati a un contesto sempre più nazionale.

Nuoto, medaglie italiane solo dagli uomini ai Mondiali? Un problema molto europeo…

Pertanto, non stupisce che dai Mondiali 2017 di Budapest (Ungheria) si sia assistito a un cambio di rotta dal punto di vista della gestione dell’evento, che ha avuto dei riflessi chiari nei riscontri finali. Non è un caso, infatti, che dalla rassegna mondiale nella Duna Arena di cinque anni fa, gli aggiornamenti alla voce “primati di medaglie” siano stati costanti a livello continentale e iridato, senza dimenticare il record di podi di Sydney 2000 eguagliato a Tokyo 2020, andando a medaglia in specialità lontane dalla nostra tradizione.

Ecco che quanto raccolto nel 2022 è solo la miglior espressione di un qualcosa che già era accaduto precedentemente e le intenzioni sono quelle di non fermarsi qui, se si considera il primato nella classifica per nazioni negli Eurojunior di quest’anno.

LA CRESCITA DELL’ITALNUOTO

VASCA LUNGA 

MONDIALI BUDAPEST 2017

3 ori e 3 bronzi (tre ori erano stati vinti solo a Roma 2009 e sei podi in altre tre circostanze, ma mai con tre affermazioni)

EUROPEI GLASGOW 2018

6 ori, 5 argenti e 11 bronzi (migliorato il record di Debrecen 2012 nel numero di podi, ovvero 22 rispetto ai 18 della rassegna ungherese)

MONDIALI GWANGJU 2019

3 ori, 2 argenti e 3 bronzi (primato nei podi migliorato)

EUROPEI BUDAPEST 2021

5 ori, 9 argenti, 13 bronzi (migliorato il record di podi di Glasgow 2018)

MONDIALI BUDAPEST 2022

5 ori, 2 argenti, 2 bronzi (migliorato il primato sia di ori che di medaglie)

EUROPEI ROMA 2022

13 ori, 13 argenti e 9 bronzi (migliorato il primato sia di ori che di medaglie)

VASCA CORTA

MONDIALI WINDSOR 2016

1 oro, 4 argenti, 2 bronzi (seconda miglior prestazione di sempre per medaglie ottenute)

EUROPEI COPENAGHEN 2017

5 ori, 7 argenti 5 bronzi (record assoluto di medaglie, migliorando il primato di Eindhoven 2010)

MONDIALI HANGZHOU 2018

0 ori, 3 argenti, 4 bronzi (seconda miglior prestazione di sempre per medaglie ottenute)

EUROPEI GLASGOW 2019

6 ori, 7 argenti, 7 bronzi (record assoluto di medaglie, migliorando il primato di Copenaghen 2017)

EUROPEI KAZAN 2021

7 ori, 18 argenti, 10 bronzi (record assoluto di medaglie, migliorando il primato di Glasgow 2019)

MONDIALI ABU DHABI 2021

5 ori, 5 argenti, 6 bronzi (record assoluto di medaglie, migliorando il primato di Shanghai 2006)

MONDIALI MELBOUNE 2022

5 ori, 6 argenti, 5 bronzi (record di Abu Dhabi eguagliato)

Foto: Lapresse

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