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Nuoto, pagelle 18 dicembre: Miressi e Martinenghi, centesimi maledetti! Cerasuolo al primo podio iridato!

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PAGELLE MONDIALI NUOTO 2022 OGGI

Il bronzo, amaro, della 4×100 mista maschile permette all’Italia di chiudere al terzo posto il medagliere e di eguagliare il bottino di Abu Dhabi, cioè 16 medaglie. Lo scorso anno furono 5 ori, 5 argenti e 6 bronzi. Quest’anno 5 ori 6 argenti e 5 bronzi per una spedizione azzurra sicuramente meno ampia numericamente ma di grande qualità. L’Italia si conferma ancora una volta tra le grandi potenze del nuoto mondiale. Ultima giornata con l’urlo strozzato in gola per l’Italia del nuoto. Nicolò Martinenghi e Simone Cerasuolo hanno fatto il massimo ma sono stati battuti da Nic Fink nei 50 rana, portando a casa argento e bronzo. Lorenzo Mora ha piazzato una rimonta fantastica nei 200 dorso conquistando la sua seconda medaglia individuale, il bronzo, e la staffetta 4×100 mista maschile è stata battuta sul filo di lana da Usa e Australia, stabilendo comunque il nuovo record europeo. Doppio quinto posto in finale per Matteo Rivolta e Margherita Panziera, settima piazza, invece, per Benedetta Pilato, che ha gettato qualche ombra sul suo futuro a breve/medio termine, ipotizzando un forfait ai Campionati Italiani di Riccione che qualificano per i Mondiali di Fukuoka.

NICOLO’ MARTINENGHI 7.5 Nic Fink è un mezzo incubo per lui in questo finale di stagione indimenticabile. Ci teneva a chiudere alla grande il 2022 che lo ha visto laurearsi campione del mondo ed europeo in lunga ma lo statunitense è stato più forte, ancora una volta, come nei 100. Dove trovare quei 4 centesimi che lo hanno separato dalla vittoria? Probabilmente nella subacquea dalla quale Fink è uscito con un buon vantaggio. Nella staffetta mista fa il suo, nuotando su livelli elevatissimo ma anche qui Fink riesce a fare meglio e a beffarlo, assieme a tutta la squadra a stelle e strisce. Quel pizzico di rabbia in più che può aiutare nel prossimo anno, quando anche Peaty tornerà ad essere un fattore.

LORENZO MORA 8.5 Un bronzo mondiale strappato con le unghie e con i denti, con la determinazione e la rabbia di chi ha raggiunto la consapevolezza delle proprie capacità ed è esigente con se stesso. Il 200 è una gara che non ama, che gli provoca sofferenza ma che gli può regalare grandi soddisfazioni, magari anche in vasca lunga. Imposta la solita gara di rincorsa e la rincorsa gli riesce sul campione europeo Ndoye-Brouard infilato con un’ultima subacquea da manuale. Gli statunitensi sono ancora lontani ma proverà a prenderli. In prima frazione di staffetta fa il suo e limita il distacco da Murphy. E’ uno degli uomini del Mondiale azzurro.

MATTEO RIVOLTA 6.5 Grande protagonista in staffetta ma pesa troppo nel voto la finale individuale dove si peggiora rispetto alla semifinale e passa dall’oro dell’anno scorso al quinto posto di quest’anno che non è del tutto veritiero sui valori in campo. Per le sue caratteristiche non può permettersi di sbagliare la subacquea e l’errore arriva proprio in fondo. Non era il Rivolta brillantissimo di un anno fa ma riesce a riscattarsi con una splendida frazione della mista in cui porta l’Italia a un passo dal primo posto, dopo essere partito nettamente dietro.

ALESSANDRO MIRESSI 5.5 In apertura e in chiusura sono le pecche di una prova che cronometricamente non è neppure malvagia ma ha due criticità. Lo stacco a 0″56 e gli ultimi dieci metri in cui viene infilato da Chalmers, e questo ci potrebbe anche stare, ma anche da Kieran Smith, che non è propriamente uno specialista dei 100. Peccato perché senza uno di questi due aspetti l’Italia starebbe festeggiando l’ennesimo oro e forse anche il nuovo record mondiale ma, in piscina, non tutte le ciambelle riescono col buco e non è sempre domenica anche se oggi è domenica (cit. Noè Ponti).

SIMONE CERASUOLO 8 Primo Mondiale in vasca corta e primo podio iridato per lo specialista della rana che stupisce per solidità. Non paga dazio all’emozione, pur sapendo di essere tra i grandi favoriti, ripete, di fatto (2 centesimi in più) la prova del giorno prima quando aveva sbriciolato il personale e si accomoda sul terzo gradino del podio a conferma di essere fra i grandissimi della specialità. La speranza è fra tanti anni di poter raccontare della “prima volta in cui ho battuto Peaty” e non di “quella volta in cui ho battuto Peaty”. In ogni caso sua maestà Adam Peaty ha toccato la piastra dopo di lui oggi. Altra curiosità: il suo compagno di allenamenti, maestro, preparatore atletico, Fabio Scozzoli, esattamente dieci anni fa diventava il primo uomo italiano a vincere un Mondiale in vasca corta: quale modo migliore per festeggiare al meglio questa ricorrenza?

MATTEO CIAMPI 5.5 Non riesce a ripetere l’exploit della prima frazione della 4×200 che gli sarebbe fruttata un posto in finale, dove poi sono andati tutti non forte, fortissimo. La gara di attesa non paga e stavolta non arriva la finale individuale ma torna a casa comunque soddisfatto con la finale e il personale nei 400, la medaglia e il personale sui 200 in staffetta. Niente ciliegina sulla torta.

MARGHERITA PANZIERA 6.5 E’ lei stessa a svelare che non ha preparato in modo specifico questo Mondiale e un po’ si era intuito dalle gare precedenti. Nei 200, però, si trasforma anche quando non è al meglio e questo quinto posto iridato con un tempo buono ha un sapore totalmente diverso da altri piazzamenti giù dal podio. E’ il modo migliore per lanciare l’assalto a Parigi 2024 che, a meno di ripensamenti, chiuderà la sua carriera, che meriterebbe una medaglia mondiale.

BENEDETTA PILATO 5.5 Fa quello che può in questo momento. Che non fosse da corsa si era visto, avrebbe potuto scalare un paio di posizioni ma poco sarebbe cambiato. Preoccupa, invece, la dichiarazione finale secondo cui potrebbe non fare gli Assoluti di Riccione ad aprile per risolvere i problemi fisici. Perderli, significherebbe gettare al vento l’intera stagione, ma dietro a questa dichiarazione, fatta con il sorriso sulle labbra, si potrebbe leggere anche un desiderio di allontanarsi dal mondo che l’ha vista primeggiare da quando era praticamente bambina. Speriamo sia solo un momento e che i problemi fisici spariscano.

THOMAS CECCON 8 Chiude il suo Mondiale con una frazione di qualità nei “suoi” 100 dorso, tanto per rimettere le bandierine al posto giusto.

ALBERTO RAZZETTI 6.5 Non è stato il Mondiale che voleva, ma anche oggi ha dimostrato grande determinazione.

PAOLO CONTE BONIN 7.5 L’Italia ha trovato un ottimo velocista e un agonista puro. Anche oggi grande rimonta. Lo aspettiamo, con ansia, in vasca lunga.

SILVIA SCALIA 6 La sua è una prova sufficiente in apertura della staffetta. Resta in scia delle migliori.

SARA FRANCESCHI 6 C’è un doppio 400 misto da smaltire. Prova a restare in scia delle prime, ma si deve arrendere e perde tanto terreno.

ILARIA CUSINATO 6 Il 100 farfalla non è casa sua. Ha il merito di non perdere altro terreno.

COSTANZA COCCONCELLI 6.5 Prova a rimontare sulla Cina ed in parte ci riesce, ma non c’è nulla da fare per la finale.

Foto: LaPresse

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