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Padel, Juan Lebron: “Essere numero 1 al mondo non mi pesa, il Premier Padel ci aiuta a crescere. Adoro Milano”

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Il Milano Premier Padel P1 entra decisamente nel vivo e lo spettacolo aumenta sempre di più. Tra i fuoriclasse che stanno regalando gioie agli occhi del pubblico presente all’Allianz Cloud c’è sicuramente anche Juan Lebron, numero 1 al mondo dal 2019 in poi. In coppia con Alejandro Galan ha vinto finora quest’anno ben 11 titoli considerando il World Padel Tour (8) e il Premier Padel (3) e potrà dunque chiudere la stagione con 13 trofei in caso di vittorie a Milano ed al Masters finale del WPT a Barcellona. Guardando invece più in generale, il classe 1995, soprannominato ‘El Lobo’, ha conquistato nell’arco della sua carriera 27 titoli tra i due maggiori circuiti, un numero di grandissimo spessore che certifica la qualità di questo magnifico giocatore.

Lo abbiamo intercettato al termine dell’ottavo di finale vinto contro Raul Marcos ed Ivan Ramirez. Qui di seguito tutte le sue parole. 

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Oggi (ieri, ndr) avete vinto velocemente. È stato tutto facile oppure avete incontrato delle difficoltà?

“È stata una partita molto rapida, ma devo dire che Marcos e Ramirez hanno giocato un secondo set molto buono. Siamo dovuti restare un po’ attenti, poi l’ultimo gioco lo abbiamo giocato molto bene e per fortuna abbiamo vinto la partita”.

Ora giocherete contro Momo Gonzalez e Alex Ruiz. Cosa ti aspetti da questa partita?

“Sarà una sfida sicuramente difficile. Noi quattro siamo amici e anche per questo la competitività aumenterà. Mi aspetto un incontro molto bello e molto rapido, dove cercheremo chiaramente di vincere”. 

Cosa servirà per battere Momo e Ruiz?

“Non posso dirtelo perché sennò poi vengono a saperlo e si coprono (ride, ndr). Noi conosciamo bene i loro punti deboli e comunque cercheremo di fare il nostro gioco”. 

Ti piace Milano?

“Si, qui è tutto molto bello. Milano è una città che adoro, soprattutto perché mi piace tanto la moda e questo è uno dei posti migliori per questo. Sono davvero contento di essere qui”.

Essere numero 1 al mondo ti pesa oppure ti fa sentire più forte?

“No, sicuramente non mi pesa. Anzi, mi godo molto questa posizione e nonostante tutto cerco di rimanere sempre la persona che sono”. 

Chiuderai l’anno al numero 1 al mondo per la quarta stagione di fila. Come si fa a rimanere sempre così in alto?

“Devi sicuramente lavorare molto e fare tanti sacrifici. Bisogna continuare ad allenarsi sia fisicamente che mentalmente. È importante rimanere sempre sul pezzo”. 

Cosa ti piace del Premier Padel e quali sono le maggiori differenze rispetto al World Padel Tour?

“Una risposta difficile da dare. Ora come ora credo che questo circuito abbia i presupposti per dare al padel ciò che si merita. In pochissimo tempo sono stati fatti molti progressi, si lavora insieme e c’è molta attenzione verso noi giocatori, una cosa che non avevamo mai avuto in precedenza. E non sto parlando soltanto dell’aspetto economico, perché comunque ora noi riusciamo a vivere in ogni caso con il padel. Penso che il Premier Padel sia un grande appoggio per noi”. 

Andiamo avanti nel tempo di 10 anni. Chi vedi in vetta alla classifica mondiale?

“È complicato da dire, ma sicuramente spero ancora noi”. 

Foto: FIT

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