Salto con gli sci
Salto con gli sci femminile, il Silvester Tournament evolve. Che cos’è e quali sono gli obiettivi della FIS
Il salto con gli sci femminile è pronto a vivere la seconda edizione del “Silverster Tournament”, manifestazione che nelle intenzioni della Fis dovrebbe rappresentare la “Testa d’Ariete” per arrivare a una vera e propria Tournée dei 4 trampolini riservata alle donne.
Lo scorso anno in pochi si accorsero dell’esistenza dell’evento, poiché coincise esclusivamente con la tappa di Ljubno. In questa stagione, invece, si salterà anche a Villach. Dunque quattro competizioni su due differenti impianti, con classifica finale stabilita dalla somma del punteggio ottenuto in ogni singola serie di gara, proprio come avviene nella Tournée. Peraltro, anche il Silvester Tournament adotta il sistema K.O.
Per il momento ci troviamo di fronte a un surrogato. L’obiettivo della Federazione Internazionale è quello di imbastire la versione femminile della Vierschanzentournee, da disputare sugli stessi trampolini dei maschi. In primavera, tale scenario era stato ipotizzato già a partire dall’inverno 2023-24, ma nelle scorse settimane è giunta la notizia di uno slittamento almeno al 2024-25. Secondo le indiscrezioni, le reticenze proverrebbero tutte dall’ambito austriaco.
La Germania avrebbe infatti già studiato la soluzione per avere una Tournée femminile. Si partirebbe da Garmisch-Partenkirchen per poi trasferirsi a Oberstdorf. Il contrario degli uomini, insomma. In questo modo le date sarebbero le medesime delle prove maschili, ma invertendo l’ordine degli impianti non ci sarebbe alcun inciampo logistico. L’Austria, viceversa, nicchia. Non è chiaro perché e percome. Si vocifera vi siano inghippi legati alle località e ai comitati organizzatori delle singole tappe.
Qualunque sia la verità, di certo c’è che la versione “rosa” della Vierschanzentournee non vedrà la luce prima di due inverni. Nel frattempo ci si deve accontentare del suo succedaneo denominato, appunto, “Silverster Tournament”. Quantomeno il trofeo, il famigerato “Gufo d’oro”, è già diventato un oggetto di culto fra gli appassionati della disciplina.
Foto: Jure Makovec/JM Photo
