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Oltre Cinquecerchi
Scacchi: Jaime Santos Latasa vince gli Europei rapid 2022, Luca Moroni 18°. Olga Zimina sesta nella classifica femminile
Si sono conclusi oggi a Katowice gli Europei rapid di scacchi 2022. Vincitore a sorpresa ne è lo spagnolo Jaime Santos Latasa, che vince all’ultimo turno sul rumeno David Gavrilescu, approfitta delle patte di tutti gli altri big e si assesta a quota 9.5 su 11, staccando la concorrenza di mezzo punto e laureandosi campione continentale solitario. Nativo di San Sebastian, Santos Latasa è nel miglior momento della propria carriera, avendo raggiunto un punteggio ELO di 2680 nello scorso settembre, con il quale è entrato nei primi 60 del mondo (ora è 72°). Dal 2018 ha il titolo di Grande Maestro. Attualmente è numero 3 del suo Paese alle spalle di Francisco “Paco” Vallejo Pons e David Anton Guijarro, ma davanti al veterano Alexei Shirov.
Sfugge di un nulla, in tal modo, la doppietta con il torneo blitz a David Navara: il ceco resta secondo nel gruppo a quota 9 davanti al tedesco Daniel Fridman, sempre per spareggio tecnico. Giù dal podio il bielorusso (che gioca senza bandiera nazionale) Sergei Azarov, l’altro spagnolo Daniil Yuffa, il francese Maxime Lagarde, il polacco Kacper Drozdowski (miglior giocatore di casa della manifestazione, fatto ancor più rilevante perché è ancora Maestro Internazionale), lo svedese Nils Grandelius, l’altro polacco Mateusz Bartel, il norvegese Elham Abdrlauf, il lituano Paulius Pultinevicius e l’islandese Hannes Stefansson.
Il successo femminile va proprio a una polacca, Aleksandra Maltsevskaya, che attualmente possiede il titolo di Maestro Internazionale e chiude con 8.5 su 11 in questo torneo che è stato giocato in maniera unitaria, nel senso che se i vari scettri sono stati assegnati separatamente, uomini e donne si sono battuti nello stesso evento in pieno stile Open, senza distinzione alcuna. A 8.5, ma dietro per spareggio tecnico, la russa (anch’ella senza bandiera) Alexandra Kosteniuk, da svariati lustri al vertice, mentre la migliore del gruppo a 8, e dunque terza, è l’altra polacca Jolanta Zawadzka.
Il capitolo Italia può essere riassunto così: avvenimenti a non finire. Innanzitutto, a livello generale il migliore è Luca Moroni, 18° anche se mai realmente in lotta per la top ten nonostante il 4.5/5 di oggi. Quel che accade nel nono turno, però, è molto particolare: il ventiduenne di Desio si ritrova infatti a dover affrontare Olga Zimina, a sua volta in lotta per un grande piazzamento nella parte femminile e anche in senso assoluto, di conseguenza. Il derby lo vince Moroni con il Nero, giocando g6 contro d4 (difesa Moderna, ma non è l’unica declinazione) e poi sfruttando un rapido deterioramento della posizione di Zimina con il Bianco: questa partita, nella sostanza, dura 25 mosse. Di fatto, è il termine per l’unica rappresentante italiana al femminile delle chance di podio di categoria, anche se poi riesce a vincere le ultime due partite e a chiudere validissima sesta in un caso e 55a nell’altro.
Rimpianti, però, li ha anche Danyyil Dvirnyy. Se è vero che chiude 46° a quota 8 anche lui, è altrettanto vero che all’ultimo turno, dopo quattro vittorie in fila, ha addirittura la possibilità di finire nel gruppo a 9 battendo Azarov. Dopo un’estremamente equilibrata partita basata sulla variante Tarrasch aperta della Difesa Francese, in un finale evidentemente patto Dvirnyy commette l’errore di togliere la Donna nera dalla settima traversa con il pedone b del Bianco in sesta. Ingolosito dallo scacco al Re, non si accorge del controscacco di Donna dell’avversario in c2, fatto che forza il cambio dei citati pezzi e, per conseguenza, la marcia indisturbata del pedone b a promozione. Di qui l’abbandono immediato dopo 50 mosse.
Chiude 144° Simone De Filomeno, con 7 punti; degli altri italiani che si sono cimentati nell’evento e sono rimasti in gara, 184° ancora a 7 Marco Caprino, 244° a 6.5 Giampaolo Buchicchio, 416° a 5.5 Daniele Bettazzi.
MORONI-ZIMINA
AZAROV-DVIRNYY
GAVRILESCU-SANTOS LATASA
Foto: FIDE / Mark Livshitz
