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Scacchi, Mondiali rapid 2022: Magnus Carlsen e altri tre in testa dopo la prima giornata. Sabino Brunello debutta a metà classifica

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Si è aperto oggi ad Almaty, Kazakistan, come da tradizione, il Campionato del Mondo rapid di scacchi nell’ambito di una cinque giorni che includerà anche la rassegna iridata blitz. Cinque i turni in programma in questo lunedì per il torneo Open (178 in gara) e quattro per quello femminile (98 partecipanti), con gran parte dei migliori nomi al via. Saranno 13 le partite in totale nell’Open e 11 nel femminile, con la seguente scansione: 5-4-4 Open e 4-3-3 femminile. Tempo di riflessione: 15 minuti a testa più 10 secondi di incremento a mossa.

In testa alla classifica ci sono quattro giocatori, nessuno dei quali a punteggio pieno (4,5/5). Insieme a Magnus Carlsen ci sono Vladimir Fedoseev, russo che gioca sotto egida FIDE, l’indiano Arjun Erigaisi e l’olandese Jordeen van Foreest. Piuttosto elevato il numero dei facenti parte del gruppo a quota 4, che comprende Ian Nepomniachtchi, che dal 7 al 30 aprile giocherà per il titolo mondiale assoluto, l’olandese Anish Giri e l’uzbeko Nodirbek Abdusattorov, il campione in carica per quel che riguarda il comparto rapid.

Da segnalare soprattutto il confronto di quarto turno Carlsen-Abdusattorov, risolto a favore del norvegese per mezzo di una combinazione estremamente spettacolare, che entra di diritto già fin d’ora nel novero delle partite più belle dell’intero evento. Merita anche la sorpresa (anche se non assoluta) legata all’iraniano Amin Tabatabaei, autore della patta al primo turno contro l’americano Hikaru Nakamura, che si trova a 3.5 al pari del connazionale Hans Niemann, che è al centro di una causa legale sia con lui che con Carlsen. A proposito di Niemann, va detto che ha chiesto a staff delle tv americana e norvegese di tenere le telecamere lontano da lui, e che ha respinto ogni richiesta di intervista.

Scacchi: Jaime Santos Latasa vince gli Europei rapid 2022, Luca Moroni 18°. Olga Zimina sesta nella classifica femminile

C’è un solo italiano in gara, ed è Sabino Brunello. Per lui, che rapid possiede un rating ELO di 2725 (quello classico è 2519), punteggio che fino a questo momento è di 2.5/5, che lo pone in un gruppo nel quale c’è anche una serie di nomi noti: l’americano Sam Shankland, l’armeno Gabriel Sargissian, lo spagnolo Francisco Vallejo Pons, l’indiano Pentala Harikrishna.

Per il trentatreenne Grande Maestro di Brescia la prima vittoria arriva dopo un finale in cui il kazako Denis Makhnev cerca in tutti i modi di vincere con Donna e pedone in più, commettendo un errore fatale dopo 89 mosse (abbandono alla 92a con matto inevitabile). Nella seconda partita, con il valido egiziano Bassem Amin decide il mancato sfruttamento di un vantaggio emerso dall’Indiana di Re usata in apertura dall’italiano. Nella terza, invece, con l’azero Aydin Suleymanli arriva una persa che ha a che fare praticamente solo con le ristrettezze eccessive di tempo. Dopo la patta nel quarto turno con finale di Torre e pedone gestibile in meno contro il bielorusso Aleksej Aleksandrov, nel quinto ritorna il punto intero contro l’armeno Tigran Harutyunyan, nella seconda variante di cambio del Gambetto di Donna rifiutato di giornata; qui è una bella intuizione su errore avversario alla 29a mossa a garantire a Brunello la vittoria.

Nel torneo femminile, senza azzurre al via, c’è invece al comando da sola Valentina Gunina, anche lei russa sotto egida FIDE. Il suo 4/4 la pone davanti al quintetto con l’altra senza bandiera Leya Garifullina, la cinese Zhongyi Tan, l’indiana Humpy Koneru, l’armena Elina Danielian e l’indiana Gunay Mammadzada. Alexandra Kosteniuk e Kateryna Lagno, numero 1 e 2 della lista partecipanti, sono rispettivamente a 3 e 2 punti.

A far scalpore, però, è un fatto interno al torneo eppure legato a eventi che ne sono al di fuori. Ci sono due iraniane, Sarasadat Khademalsharieh e Atousa Pourkashian (quest’ultima in gara sotto bandiera USA, dove vive da diversi anni). In solidarietà con le proteste in Iran e in opposizione alle autorità nazionali, le due hanno deciso di non indossare l’hijab durante le loro partite. La prima, nota anche come Sara Khadem, è già stata sottoposta a un divieto di viaggio in passato per aver supportato la decisione di Alireza Firouzja di non giocare più per l’Iran (oggi batte vessillo francese, dal momento che è proprio in Francia che vive da tempo) quando il governo locale impedì ai giocatori del Paese di affrontare giocatori israeliani a seguito di vicende precedenti questa stessa rassegna iridata quando si giocò a Mosca nel 2019.

PARTITE DELLA PRIMA GIORNATA

MAKHNEV-BRUNELLO 0-1 (TURNO 1)

BRUNELLO-ANIM 0-1 (TURNO 2)

SULEYMANLI-BRUNELLO 1-0 (TURNO 3)

BRUNELLO-ALEKSANDROV 0.5-0.5 (TURNO 4)

HARUTYUNYAN-BRUNELLO 0-1 (TURNO 5)

CARLSEN-ABDUSATTOROV 1-0 (TURNO 4)

Foto: FIDE / Anna Shtourman

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