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Scherma, la rinascita dell’Italia nel 2022. 2 ori ai Mondiali e la cura Cerioni che ha rivitalizzato il fioretto
La fine dell’anno si avvicina ed è arrivato il momento di tracciare un bilancio. Il 2022 ha rappresentato certamente la rinascita della scherma, che arrivava dal flop di Tokyo, con la prima Olimpiade dopo 41 anni senza neanche una medaglia d’oro. Una vera e proprio debacle, che ha portato ad una rivoluzione totale all’interno di una disciplina che da sempre è stata vista come un’eccellenza dello sport italiano.
Serviva un cambiamento e così la federazione ha deciso di dare una scossa a tutto l’ambiente, con anche un importante ritorno al passato. Il Presidente Azzi ha deciso di ripartire da uno dei più grandi CT che la scherma azzurra ha mai avuto, Stefano Cerioni, strappato alla Francia (sembra ormai vicinissimo il suo approdo alla squadra francese) per ridare nuova vita al fioretto nostrano, l’arma che ha sempre regalato i migliori risultati all’Italia nelle competizioni europee e mondiali.
La cura Cerioni ha funzionato fin dalle prime tappe di Coppa del Mondo, ma è tra Europei e Mondiali che si è rivisto finalmente il vero fioretto azzurro. Doppio titolo a squadre in entrambe le manifestazioni, l’oro continentale di Daniele Garozzo e gli argenti iridati di Tommaso Marini ed Arianna Errigo (per lei anche quello europeo). Vittorie e medaglie per ritornare al vertice, il timbro di Stefano Cerioni.
Non solo il fioretto, perchè la scherma italiana aveva bisogno di un resyling completo. Anche nella spada e nella sciabola gli arrivi di Dario Chiadò e Nicola Zanotti hanno portato una nuova linfa all’interno di tutto il movimento, ma soprattutto hanno visto il ritorno alla vittoria in Coppa del Mondo e medaglia pesanti tra Europei e Mondiali. Le spadiste sono delle certezze, gli sciabolatori si sono confermati, sciabolatrici e spadisti hanno saputo ripartire e tornare in alto, proprio come quell’oro meraviglioso di Davide Di Veroli e compagni ad Antalya.
Un anno fondamentale, una stagione per ritornare al centro del palcoscenico, dopo essere finiti clamorosamente nel retropalco ed un 2023 che deve rappresentare il trampolino di lancio per il vero grande obiettivo, le Olimpiadi di Parigi 2024. La strada per la Francia, però, passa da Milano, che sarà la sede del Mondiale, l’unico che l’Italia ospiterà l’anno prossimo per una disciplina olimpica. L’ennesimo segnale di come la scherma azzurra sia veramente tornata.
FOTO: Bizzi/Federscherma