Sci Alpino
Sci alpino, Daniel Yule doma la 3Tre a Madonna di Campiglio e vince dopo quasi 3 anni. 13° Tommaso Sala, Razzoli top20
Anche quest’anno, come ogni anno, lo slalom in notturna di Madonna di Campiglio si è rivelato uno degli eventi più spettacolari dell’intera Coppa del Mondo di sci alpino maschile. Al termine di una gara ricca di emozioni, il successo è andato allo svizzero Daniel Yule, alla terza vittoria sulla mitica 3Tre.
Quarto dopo la prima manche, l’elvetico ha approcciato alla grande la seconda, trovando il terzo crono nella seconda metà di gara. Con questo successo Yule arriva a cinque affermazioni individuali in Coppa del Mondo (che diventano sette con i Team Event, otto con il Mondiale di Are 2019), tornando al successo a quasi tre anni dal suo sigillo a Kitzbuehel nel gennaio 2020. Con lui sul podio il norvegese Henrik Kristoffersen, secondo a soli 8 centesimi, ed il tedesco Linus Strasser, terzo a 18 centesimi dal vincitore.
Fuori dal podio invece il norvegese Lucas Braathen, che mantiene però il pettorale rosso di leader della specialità. Il norvegese, dopo una prima manche straordinaria, ha commesso qualche piccolo errore nella seconda, chiudendo solo quarto con un distacco da Yule di 27 centesimi. Quinto posto per l’austriaco Manuel Feller (+0.53), seguito dal connazionale Marco Schwarz (+0.79) e dallo svedese Kristoffer Jakobsen (0.96, con miglior tempo nella seconda manche), autori delle rimonte più consistenti nella seconda manche.
Episodio controverso e sfortunato per l’austriaco Johannes Strolz: dopo un’ottima prima manche è “inciampato” su un palo staccatosi dalla pista poche porte più su, sancendo l’inevitabile caduta ed uscita dal tracciato. Lo stesso episodio si era proposto già più volte in precedenza, ma nessuno aveva subito conseguenze.
Ancora in ombra la squadra italiana: Tommaso Sala centra il miglior risultato di questo inizio di stagione con la sua 13a piazza (+1.33). Lo stesso piazzamento l’azzurro lo occupava anche alla fine della prima manche ed è riuscito a mantenerlo nonostante un’interpretazione meno efficace nella seconda. Discorso simile per il veterano Giuliano Razzoli che, alla prima gara stagionale è apparso ancora lontano dalla migliore forma. Il 18° posto finale a 1.86 rimane un risultato che può far ben sperare.
Non si erano invece qualificati per la seconda manche Simon Maurberger (31°), Stefano Gross (32°) e Tobias Kastlunger (47°) mentre Federico Liberatore ed Alex Vinatzer non erano stati in grado di arrivare al traguardo nella prima manche.
Foto: Pier Colombo