Sci Alpino
Sci alpino, i precedenti di Sofia Goggia a St. Moritz: gioie e dolori, con una vittoria in superG nel 2019
Superato il weekend del Sestriere, le discipline veloci tonano protagoniste nella Coppa del Mondo femminile di sci alpino 2022/23. In programma per questa settimana due discese libere ed un superG, in programma sulla pista dell’Engadina di Sankt Moritz, in Svizzera.
La donna più attesa in assoluto sarà inevitabilmente Sofia Goggia. L’azzurra ha vinto entrambe le discese di Lake Louise, dimostrando ancora una volta di essere la più forte quando si tratta di fare velocità. Andiamo dunque ad analizzare i precedenti della bergamasca nella località svizzera dove, per motivi fisici o di calendario, non ha mai gareggiato in discesa (se non ai Mondiali 2017, ma su una pista diversa):
Il debutto avvenne nell’ormai lontanissimo 2012, quando Goggia era ancora più una gigantista che la discesista che conosciamo oggi. Il suo debutto in slalom gigante si chiude però con un’uscita nella prima manche. Si torna sulle nevi svizzere nel 2016, dopo aver saltato il weekend di inizio 2015 per uno dei tanti infortuni della sua carriera.
Nel 2016 St. Moritz ospita le finali della stagione di Coppa del Mondo. La bergamasca si qualifica per lo slalom gigante (in cui chiude 24a) e per il superG (non portato a termine), ma non per la discesa. Nel dicembre 2017 l’azzurra arriva sull’Engadina in un momento difficile della stagione ed esce nel superG.
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SuperG del dicembre 2018 saltato ancora per infortunio e ritorno sulle nevi elvetiche direttamente il 14 dicembre 2019. In quell’occasione, la bergamasca riesce a centrare il successo, precedendo per giunta di un solo centesimo Federica Brignone. Per lei quella rappresentò la settima vittoria in carriera in Coppa del Mondo, la terza in superG.
L’ultima volta su queste nevi riporta ancora memorie positive per l’Italia e per Sofia Goggia. Nei due superG del dicembre 2021 arriva prima un secondo posto alle spalle di Lara Gut, e poi un sesto posto (in una gara in cui Brignone e Curtoni fecero doppietta) che le diede momentaneamente la testa della classifica di specialità a causa della caduta proprio di Gut.
Foto: LaPresse