Sci Alpino
Sci alpino, pagelle slalom Madonna di Campiglio: la rinascita di Yule, azzurri ancora lontani
Lo slalom in notturna di Madonna di Campiglio ha regalato il solito grandissimo spettacolo, offrendo una gara dall’altissimo contenuto agonistico, nell’usuale inimitabile cornice della mitica pista 3Tre. Il successo è andato a Daniel Yule, che ha preceduto Henrik Kristoffersen e Linus Strasser.
PAGELLE SLALOM MADONNA DI CAMPIGLIO
Daniel Yule, voto 9: l’elvetico ha confermato il suo incredibile feeling con la pista italiana, centrando il terzo successo in carriera su queste nevi, con cui ha detto di avere “una storia d’amore”. Quarto dopo la prima manche, ha costruito la sua vittoria soprattutto sul ripido, dove è stato tra i migliori in entrambe le run.
Henrik Kistoffersen, voto 8: al norvegese stavolta sono mancati solo 8 centesimi. Terzo secondo posto consecutivo (dopo i due giganti dell’Alta Badia), mancando il successo sempre per pochissimo. La condizione di forma è straordinaria e di certo non manca molto alla gara in cui tutto andrà al suo posto.
Linus Strasser, voto 8: il tedesco è arrivato al sesto podio individuale in Coppa del Mondo, ottenuti spesso sulle piste più dure e prestigiose. Miglior risultato per lui sulla 3Tre, ottenuto grazie a due discese in cui, dopo una prima parte difficile, ha fatto assolutamente la differenza in fondo.
Lucas Braathen: voto 6,5: nella prima manche era stato semplicemente dominante, mettendo quasi mezzo secondo tra sé e tutti i suoi avversari. Una seconda metà di gara costellata di piccoli ma decisivi errori lo confina ai piedi del podio. Per la dimensione che il norvegese sta cercando di raggiungere, questo appare quasi un risultato deludente.
Tommaso Sala, voto 6: una prova sufficiente per l’azzurro che, con il suo 13° posto, è stato il migliore italiano al traguardo. Occupava la stessa posizione dopo la prima manche, in cui era stato però decisamente più convincente. Nella seconda è sembrato quasi voler arrivare al traguardo piuttosto che attaccare. Importante comunque riavvicinarsi alla top10, soprattutto dopo le due uscite in gigante che potevano minare le sue certezze.
Giuliano Razzoli, voto 6: per il veterano azzurro vale sostanzialmente quanto detto per Sala, ma c’è da tenere in conto che era alla prima gara stagionale e che gli anni sono diventati 38 pochi giorni fa. Mai veramente in spinta, ha ottenuto comunque un 18° posto che fa ben sperare.
Alex Vinatzer, s.v.: l’ennesima inforcata e conseguente uscita per l’altoatesino farebbero decisamente puntare ad un voto molto basso, specie dopo la vittoria in Coppa Europa che ne ha confermato le qualità tecniche. Preferiamo però dare un senza voto per l’infortunio con cui si presentava in partenza che funge in qualche modo da attenuante.
Foto: LaPresse