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Sci di fondo
Sci di fondo: donne a Beitostølen nell’incertezza. Il Covid di Ebba Andersson rimescola le carte, novità Italia
Anche il circuito dello sci di fondo femminile si avvia verso Beitostølen senza reali certezze, se non quelle date dalle classifiche. In esse, peraltro, si vede un chiaro paradosso: le due Coppe di specialità sono in mano a svedesi, ma la leader assoluta è norvegese, ed è Tiril Udnes Weng, forte di un secondo e tre terzi posti.
Si tratta di una tappa in cui, perlomeno in chiave distance, ci sarà un’assenza importante: quella di Ebba Andersson, leader della relativa graduatoria, perché ha contratto il Covid-19 e, dunque, è costretta temporaneamente a isolarsi. Strada libera per Frida Karlsson o per le norvegesi, che si presentano in gran numero e vogliono interrompere il dominio svedese (cosa in cui è riuscita finora solo Jessie Diggins, che è americana). E a proposito di Svezia, anche Anna Dyvik è ferma per problemi respiratori.
Considerata la spedizione norvegese di grande impatto, forse anche maggiore rispetto a Lillehammer, è evidente come tutto questo giochi a grande favore delle Weng, che sono le meglio piazzate (da prima e decima) in classifica. Il tutto contando anche sul fatto che Tiril Udnes può vantare una duttilità che potrebbe darle i mezzi per l’allungo, Karlsson permettendo. Rimane comunque particolarmente difficile pronosticare più il panorama della sprint rispetto a quello della 10 km.
L’Italia si presenta con una novità rispetto alle prime due uscite. Oltre ad Anna Comarella e Caterina Ganz, infatti, vedremo anche Martina Di Centa, che arriva da vincitrice della sua prima gara in OPA Cup, una 10 km a tecnica classica in quel di Santa Caterina Valfurva.
Foto: LaPresse