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Sci di fondo, in Coppa di Russia Alexander Bolshunov e Sergey Ustiugov “se le suonano” in pista e fuori!

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La Coppa del Mondo maschile di sci di fondo si è prevedibilmente trasformata in una sorta di Scandinavian Cup a inviti, priva di grossi temi e personaggi. Eccezion fatta per Johannes Høsflot Klæbo, che con la sua politica di gareggiare con il contagocce ha impiegato tre settimane a sbugiardare l’assurdo sistema di punteggio partorito dalla Fis.

Se nell’Europa Occidentale l’encefalogramma della disciplina è pressoché piatto, la Coppa di Russia propone invece storie che meritano di essere raccontate. Se ci si prende la briga di viaggiare sino a Chusovoy, località posta al confine tra Russia Europea e Siberia, si scopre come nel weekend sia andata in scena un’autentica lotta titanica tra Alexander Bolshunov e Sergey Ustiugov, sia in pista che fuori.

Tutto è cominciato sabato, quando Ustiugov ha vinto una sprint davanti a Bolshunov e Alexander Terentev. Il trentenne siberiano, nelle dichiarazioni post gara, si è tolto diversi sassolini dalle scarpe dicendo. “Qualcuno quest’estate mi ha chiamato ‘sacco’. Oggi, invece, nonostante mi sia preparato con la squadra regionale, ho battuto tutta la squadra nazionale!”.

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L’affermazione va contestualizzata. Il termine “мешком”, che letteralmente vuol dire ‘sacco’, viene usato come un insulto in lingua russa. Un modo di dire per definire qualcuno ‘grasso’, ‘molle’ o ‘floscio’. Ustiugov, durante l’estate è infatti uscito dal sistema federale russo per allenarsi in autonomia, ricevendo critiche da parte dell’ambiente per il suo individualismo. Avendo battuto tutti i big “allineati” alla federazione, ha quindi voluto prendersi una rivincita sul piano mediatico.

Cionondimeno, domenica, nella 15 km con partenza a intervalli (in Russia si continua a gareggiare sulle distanze canoniche) Bolshunov ha dominato la scena, mentre Ustiugov non è andato oltre la settima piazza. L’ormai ventiseienne cresciuto al confine con l’Ucraina ha voluto replicare al più anziano connazionale, tirandogli una raffica di frecciate. “Beh, dove sono i sacchi? Oggi hanno battuto il Campione olimpico? Sergey si sarà anche preparato con una squadra regionale, ma è stato supportato economicamente. Mi è sembrato che si sia preparato più per questa tappa che per le Olimpiadi e i Mondali, dove lui non era niente. Forse certe parole lo hanno colpito nel vivo e ha deciso di allenarsi?”.

Parole pesanti. Tra i due sono volati schiaffoni a mezzo stampa. Se Ustiugov ha tirato un lavandino addosso a Bolshunov, questo gli ha risposto scaraventandogli contro una vasca da bagno. I due sono, difatti, personalità forti che mai si sono amate. Inevitabile, quindi, vi siano scontri di questo tipo.

Un vero peccato avvengano in lande sperdute, lontano dalla luce dei riflettori occidentali. Forse, però, anche questo è il fascino della Coppa di Russia che, almeno nell’ambito dello sci di fondo, ha molto più da dire del comatoso circuito in cui gareggia il resto del mondo.

Foto: La Presse

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