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Speed skating, Coppa del Mondo Calgary II 2022: primo sigillo di Davide Ghiotto nei 10000. David Bosa 12° sui 500

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L’Italia oggi a Calgary, in Canada, nella quarta tappa della Coppa del Mondo di speed skating 2022-2023, la seconda consecutiva sul ghiaccio nordamericano, torna finalmente a vincere una gara individuale maschile contro il cronometro dopo 13 anni: il merito è di Davide Ghiotto, che centra il primo successo in carriera nel circuito maggiore dominando in modo chiaro i 10000 metri.

Con questo risultato l’azzurro si porta anche al secondo posto nella classifica di specialità delle gare long distance: in testa sempre il neerlandese Patrick Roest a quota 234, con Davide Ghiotto che insegue a -32, con 202. Scavalcato l’altro neerlandese Beau Snellink, ora terzo a quota 193.

Per ritrovare l’ultimo successo azzurro in gare contro il tempo tra gli uomini bisogna tornare indietro ad Enrico Fabris, che nel dicembre 2009 si impose sui 5000 a Salt Lake City (USA), mentre per l’unica vittoria italiana sui 10000, dello stesso Fabris, occorre risalire a novembre 2006 a Mosca (Russia).

Si tratta della seconda vittoria stagionale (e del quinto podio) dell’Italia, con Davide Ghiotto che ha ottenuto sei podi nelle ultime sette tappe di Coppa del Mondo, anche se prima di oggi mai era arrivato tra i primi tre sui 10000 nel circuito maggiore.

L’azzurro sul ghiaccio del Calgary Olympic Oval ritocca anche il record italiano (che già deteneva) di 12’45″98, con cui si era messo al collo il bronzo alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022: l’azzurro ha dominato la gara odierna con il crono di 12’45″10.

Battuti in modo netto i neerlandesi Patrick Roest, secondo in 12:51.50, a 6.40, Beau Snellink, terzo col personale in 12:53.34, a 8.24, e Kars Jansman, quarto col personale in 12:58.77, a 13.67. Resta sotto i 13′ anche il quinto classificato, il belga Bart Swings, che chiude in 12:59.24, a 14.14.

Nella Division B firma il nuovo record della pista il padrone di casa canadese Ted-Jan Bloemen, al primato personale in 12:33.75 (a 3″01 dal record del mondo), davanti al neerlandese Jorrit Bergsma, secondo in 12:49.54, a 15.79, ed allo statunitense Casey Dawson, terzo in 13:01.76, a 28.01. Così gli azzurri: settimo Andrea Giovannini in 13:14.38, a 40.63, 20° Daniele Di Stefano in 13:47.36, a 1:13.61, 22° Riccardo Lorello in 13:59.20, a 1:25.45.

Nei 500 metri maschili affermazione del sudcoreano Jun-Ho Kim, primo col personale in 34.07, che supera lo statunitense Jordan Stolz, secondo col personale in 34.08, a 0.01, ed il canadese Laurent Dubreuil, terzo in 34.10, a 0.03. In casa Italia si classifica al 12° posto David Bosa con il crono di 34.51, a 0.44 dalla vetta.

Nei 1500 metri femminili si impone la nipponica Miho Takagi, prima in 1:52.08, la quale precede la neerlandese Antoinette Rijpma – de Jong, seconda in 1:52.70, a 0.62, e la kazaka Nadezhda Morozova, terza in 1:53.03, a 0.95. Nella Division B c’è il 19° ed ultimo posto di Laura Peveri in 2:06.34.

Nel team sprint femminile si impongono gli USA (M. Browne, E. Jackson, K. Goetz), primi in 1:25.68, i quali precedono il Canada (C. Hiller, B. McDougall, I. Blondin), secondo in 1:25.73, a 0.05, ed i Paesi Bassi (M. de Jong, F. Kok, I. Grevelt), terzi in 1:25.95, a 0.27. Non era presente l’Italia.

Foto: LaPresse

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