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Tennis, Boris Becker ottiene l’estradizione dopo otto mesi di carcere: può tornare in Germania
Si apre un nuovo capitolo, probabilmente l’ultimo nella storia giudiziaria di Boris Becker. L’ex campione di tennis tedesco ha avuto il benestare per l’estradizione in Germania dopo otto mesi di prigione passati nel carcere di Huntercombe, nell’Oxfordshire in Gran Bretagna, e potrà dunque passare nel paese natale, e oltretutto in libertà, il resto della propria condanna.
Il tre volte campione di Wimbledon venne arrestato nello scorso aprile con l’accusa di bancarotta fraudolenta, venendo giudicato colpevole di quattro dei ventiquattro reati a lui contestati: dichiarato fallito nel giugno 2017 a causa di quasi 60 milioni di euro di debiti, il tedesco occultò in maniera disonesta alcuni beni del suo patrimonio, tra cui anche la coppa di Wimbledon 1985, ed alcune proprietà immobiliari per circa due milioni e mezzo di sterline non dichiarate, venendo condannato dunque a due anni e mezzo di carcere.
L’ex numero 1 al mondo è però riuscito a tornare in Germania grazie ad uno schema ‘fast-track’ previsto proprio per i cittadini stranieri in Gran Bretagna: non avendo mai preso la cittadinanza inglese nonostante vivesse lì da dieci anni, una legge promulgata dal governo per poter risparmiare soldi e ridurre le pressioni sulle carceri gli ha permesso di tornare in patria dopo soli otto mesi, a condizione di non mettere piede in Inghilterra fino alla reale fine della sua condanna.
Già nella scorsa settimana si vociferava che il campione tedesco avrebbe avuto la possibilità di tornare in Germania. E fra quattro giorni, sulla rete tedesca SAT.1, Becker racconterà della sua esperienza in prigione al giornalista Steven Gatjen, come riferito dall’Ansa.
Foto: LaPresse