Pallavolo
Volley, c’era una volta l’Italia dei campioni del mondo… Giannelli e compagni dipingono il capolavoro contro la Polonia – VIDEO
La mitologica Generazione di Fenomeni vinse tre Mondiali consecutivi, dominando in lungo e in largo gli anni ’90. L’Italia diede una svolta planetaria alla pallavolo, imponendosi per distacco nelle rassegne iridate del 1990, 1994, 1998. Il Bel Paese non proveniva da una grande tradizione in questo sport, poi l’avvento di Julio Velasco e la costruzione di un gruppo ai limiti del surreale hanno portato a una striscia di trionfi in serie di cui si parla ancora oggi. Era una formazione in grado di affrontare qualsiasi avversità e che metteva la squadra di fronte a obiettivi individuali, riuscendo a vincere con una serialità decisamente al di fuori del comune (anche se il mancato sigillo olimpico lascia ancora oggi l’amaro in bocca).
Dalla Generazione di Fenomeni ai Giovani Ribelli. L’Italia è tornata a vincere i Mondiali di volley maschile a distanza di ventiquattro anni dall’ultima volta, in maniera sorprendente e straripante, con un gruppo nuovo e giovane che nel giro di dodici mesi si è consacrato dall’alto di una caratura tecnica e agonistica che supera i limiti della magnificenza più totale. Fefé De Giorgi prende in mano la Nazionale dopo la debacle delle Olimpiadi di Tokyo 2020, getta nella mischia volti nuovi e con poca esperienza internazionale, amalgama un sodalizio impeccabile, si esalta nel corpo a corpo. Vince. Prima gli Europei, poi un anno dopo sale sul tetto del Pianeta insieme a una banda di inconsapevoli fuoriclasse.
La cavalcata dell’Italia ai Mondiali è stata davvero al cardiopalma. Dopo un girone dominato contro le poco quotate Canada, Turchia e Cina, il tanto discusso regolamento propone agli azzurri un ottavo di finale decisamente arduo. L’incrocio con la mina vagante Cuba, la vera outsider dell’intera competizione e con in rosa una serie di talenti da fare paura. Servono cuore, tenacia, grinta e caparbietà per avere la meglio e meritarsi il passaggio del turno. Il quarto di finale è da cardiopalma, l’Italia deve fronteggiare la Francia: sembra una sfida improba contro i Campioni Olimpici, ma sotto 1-2 i ragazzi di Fefé De Giorgi si inventano una magia mostruosa ed eliminati i tanto decantati Galletti.
La semifinale contro la Slovenia è un revival dell’atto conclusivo della precedente rassegna continentale, ma questa volta non c’è da soffrire: l’Italia spadroneggia in maniera nitida e si regala la possibilità di battagliare per la conquista del titolo iridato contro la Polonia. I biancorossi giocano in casa (di fronte al proprio pubblico di Katowice), hanno vinto le ultime due edizioni della massime kermesse e tra l’altro si portano in vantaggio per 1-0. La rimonta dei Giovani Ribelli è impetuosa, Iin trasferta, contro il tifo avverso, e culmina in un urlo liberatorio per la conquista del quarto titolo mondiale della storia.
Un successo passato per le mani fatate di Simone Giannelli (MVP dei Mondiali), le stoccate dell’opposto Yuri Romanò (in quella stagione non titolare in SuperLega, ma capace di esaltarsi in azzurro), il talento innato dello schiacciatore Alessandro Michieletto, le prestazioni sontuose del martello Daniele Lavia, l’esperienza del centrale Simone Anzani affiancato da un indomito Gianluca Galassi, le difese sublimi del libero Massimo Colaci. L’Italia è Campione del Mondo: c’era una volta la Generazione di Fenomeni, ora i Giovani Ribelli ci hanno spedito in una nuova dimensione.
VIDEO ITALIA CAMPIONE DEL MONDO DI VOLLEY: IL TRIONFO CONTRO LA POLONIA
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Foto: FIVB