Editoriali
Anno nuovo, vecchi fantasmi per Jannik Sinner. Una zavorra pesante sulle ambizioni
Si sperava che il 2023 potesse rappresentare un anno di svolta. Una stagione da vivere finalmente senza i problemi fisici a catena del 2022. Invece il nuovo anno ha subito rievocato i vecchi fantasmi per Jannik Sinner: purtroppo quella del fisico è una grana irrisolta. Ma c’è anche dell’altro.
LE LACUNE GIÀ VISTE
Già ieri ad Adelaide contro Thanasi Kokkinakis erano riaffiorati difetti noti. Uno su tutti? La tendenza a non chiudere un set con la battuta a disposizione. Sinner, in particolare, si è ritrovato a servire sul 5-3: in quel momento ha accusato un vero e proprio black-out, subendo il break a 0. Successivamente si è poi aggiudicato il parziale al tie-break, tuttavia anche nella passata stagione erano stati svariati gli episodi in cui aveva peccato di cinismo proprio nel momento cruciale e con il servizio in suo favore.
Anche il gioco di volo non è apparso fluido. Va detto che l’italiano è sceso di rado a rete, ma in quelle poche circostanze è apparso spesso impreciso e, soprattutto, insicuro.
Infine, sempre contro Kokkinakis, abbiamo avuto la sensazione che l’azzurro continui nel solco del passato ad ‘adattarsi’ all’avversario. Non riesce ad imporre la propria superiorità, se non nei momenti chiave di un incontro (come ad esempio il tie-break). Non è un caso che il miglior Sinner nel 2022 si sia visto solo contro Novak Djokovic, Carlos Alcaraz ed Alexander Zverev. Quando si ritrova davanti avversari sulla carta inferiori, dà la sensazione di giocare con il freno a mano tirato, peraltro commettendo diversi errori gratuiti: quasi sempre ne vengono dunque fuori incontri equilibrati e sudati.
IL FISICO RESTA IL VERO TALLONE D’ACHILLE
La lista di acciacchi nel 2022 è stata lunghissima. Questi continui stop&go non solo sono deleteri per la partecipazione ai tornei, ma soprattutto non consentono di allenarsi con continuità. Un problema peraltro tristemente noto anche per Matteo Berrettini.
La tendenza sembra essersi accentuata con il cambio di guida tecnica da Riccardo Piatti all’accoppiata Simone Vagnozzi/Darren Cahill.
Adriano Panatta ha più volte ribadito, anche di recente ad OA Sport, che Jannik Sinner ha il tennis per sfondare, tuttavia per farlo dovrà mettere a posto il fisico. Un pensiero che non fa una grinza, perché attualmente non è possibile pensare di poter raggiungere grandi traguardi se il tallone d’Achille degli infortuni non verrà debellato definitivamente.
Foto: Lapresse