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Australian Open 2023: anche Holger Rune si unisce alle critiche sulle palle

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Non si placa una particolare polemica che sta investendo gli Australian Open: quella sulle palle. Sono in tanti, compresi i big, ad averne criticato la qualità, e soprattutto la velocità: si tratta di palle lente, che fra l’altro si usurano in maniera davvero rapida. A unirsi al coro c’è anche il danese Holger Rune.

Dopo aver battuto per 6-4 6-2 7-6(5) il francese Ugo Humbert, continuando a mantenere il saldo totalmente positivo di set vinti nel torneo (9-0), il classe 2003 si è così espresso in conferena stampa: “A dire la verità, diventano più ‘morbide’ molto rapidamente. Nel primo set mi hanno sorpreso molto. Le palle erano quasi ‘morte’ sul 3-2. Mi piace la palla quando è nuova, è davvero buona. Credo che sia un bene e una fortuna il fatto di cambiare le palle rapidamente, così non è un gran problema. All’inizio sono stato lento perché queste sono veramente lente“.

Australian Open 2023, Holger Rune batte Ugo Humbert e sfiderà negli ottavi di finale Andrey Rublev

Erano scesi più nel dettaglio sia Novak Djokovic che Rafael Nadal, i quali avevano raccontato di come le palle subivano col tempo un leggero aumento di dimensioni. Per conseguenza, tale aumento genera un rallentamento delle stesse, con tutte le conseguenti maggiori difficoltà di tirare un vincente e simili.

L’ultimo ad unirsi, prima di Rune, al coro delle critiche, è stato il canadese Felix Auger-Aliassime. Per la Dunlop, che produce le palle utilizzate a Melbourne, un problema quantomeno particolare. Va comunque detto che è quasi normale che, ogni anno, esista qualche piccolo cambiamento delle condizioni in qualche maniera (è usuale, per esempio, sentir parlare della maggiore o minore lentezza dei campi).

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Foto: LaPresse

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