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Australian Open 2023: Aryna Sabalenka chiude la corsa di Magda Linette ed è la seconda finalista
Elena Rybakina, nata a Mosca, ma battente bandiera kazaka, contro Aryna Sabalenka, da tempo la numero 1 bielorussa (e, da lunedì, 2 del mondo). Sarà questa la finale, un po’ una sorta di anomalia nello sport attuale, degli Australian Open 2023. Per la nativa di Minsk successo con il punteggio di 7-6(1) 6-2 nei confronti della polacca Magda Linette, la maggiore delle sorprese nell’arco dell’intero torneo. Sarà la prima volta, per la vincitrice, in una finale Slam, e contro Rybakina ha sempre vinto (benché tutti e tre i precedenti siano andati al terzo set).
Nonostante lo status di palese sfavorita, Linette il primo set lo gioca bene. Anzi, lo inizia anche meglio, con il break a zero derivante da gratuiti in serie di Sabalenka. La bielorussa, però, riprende rapidamente il filo del discorso, inizia a dispensare potenza (quella del proprio dritto) e si riprende il maltolto nel quarto gioco. Le due, anche senza più arrivare al punto di rischiare i turni di battuta, si affrontano a viso aperto ognuna con le proprie armi: variazioni (obbligate) per la polacca, dritto spesso incontrollabile per la bielorussa. Ed è quest’ultima variabile che, al tie-break, prevale.
Australian Open 2023, Elena Rybakina è la prima finalista: sconfitta Azarenka in due set
Di qui in avanti per Sabalenka tutto si fa in discesa: Linette lotta per sei ulteriori giochi, di fatto, ma ne riesce a vincere solo uno. Nondimeno, tre chance di rientrare in partita, già sotto di due break sull’1-4, ce le avrebbe, ma è la numero 5 del seeding a farsi valere in queste occasioni. Le basta tenere in mano la situazione per raggiungere, in un’ora e 33 minuti, un traguardo sfiorato in quattro occasioni.
Rispetto al periodo più complesso della sua carriera, a inizio 2022, per Sabalenka è tutto cambiato: 6 ace contro 2 doppi falli, oltre naturalmente all’ovvia differenza di vincenti ed errori gratuiti: 36-33 per lei, 9-17 per Linette. A suo vantaggio soprattutto i tanti scambi (45 contro 31) portati a casa sotto i quattro colpi.
Foto: LaPresse