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Australian Open 2023, McEnroe secco su Matteo Berrettini: “Per lui il rovescio è come la kryptonite”

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Matteo Berrettini

È stato un esordio decisamente amaro quello di Matteo Berrettini agli Australian Open 2023. Sul cemento di Melbourne (Australia) l’azzurro ha provato in tutti i modi a ribaltare tutto da una situazione di netto svantaggio (il romano era sotto 2-0), ma alla fine è stato costretto ad arrendersi a un Andy Murray in grande spolvero (6-3 6-3 4-6 6-7 7-6 il risultato finale) dopo quasi cinque ore di match e ha dunque dovuto dire subito addio al primo Slam stagionale. 

Dopo la partita, sono arrivate tante dichiarazioni dal mondo del tennis, e tra queste non passano di certo inosservate quelle della leggenda John McEnroe. L’ex tennista, vincitore di sette titoli Slam, ha posto subito l’attenzione su Berrettini: “Il rovescio è una specie di kryptonite (il punto debole, ndr) per lui e per la sua carriera. Il suo gioco ruota attorno al suo servizio, inoltre è stato piuttosto sfortunato con gli infortuni l’anno scorso, e credo che questo lo ha certamente condizionato rispetto a tutto il resto. Quindi, credo che stia ancora cercando la forma e la fiducia migliore. Penso che lo vedremo competere ad alti livelli ancora in futuro, ma deve ritrovare la fiducia che penso abbia un po’ smarrito in questo momento”. 

Lo statunitense classe 1959 ha poi proseguito: “Quando arrivi a giocare una finale di Wimbledon – e so come ci si sente – pensi che sei vicino a dare una svolta decisiva alla tua carriera, e ora invece è tutto capovolto e lontano. Quindi ora ci vuole tanto lavoro, un bel po’ di autostima, e anche di fortuna per tornare nella Top10”.

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McEnroe ha fatto in seguito un discorso più in generale sul match: “Stavo guardando la partita ed è finita molto tardi. Mi aspettavo una partita dura, ma è andato oltre a quello che tutti si aspettavano. Si erano affrontati già altre volte recentemente e quindi era facile prevedere che sarebbe stato un match interessante per molti motivi, entrambi volevano vincere”. 

Non è mancato infine un pensiero su Murray: “È stato sorprendente e bello vedere Andy lottare così duramente a livello fisico, ha salvato un match point e poi ha vinto. Sono cose che ti fanno capire quanto il duro lavoro di tutti questi anni per tornare quello di una volta ha dato i suoi frutti. Sono sicuro che sia stato grandioso per lui”. 

Foto: LaPresse

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