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Australian Open 2023, Novak Djokovic: “Avventura fantastica, credo sia la vittoria più bella della mia vita”

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Novak Djokovic

Testa, cuore e non solo: l’esultanza di Novak Djokovic, dopo aver vinto gli Australian Open 2023 battendo in finale Stefanos Tsitsipas, la dice lunga sugli sforzi fatti dal serbo per ottenere il successo finale, conquistato al termine di una finale nella quale ha mostrato tutta la qualità del suo tennis.

Pratica archiviata in tre set, con il punteggio di 6-3, 7-6 (4), 7-6 (5), prestazione superba di Djokovic che ha ampiamente meritato il successo, mostrandosi superiore per larghi tratti del match; il serbo ha saputo gestire la tensione nei momenti più difficili, scaricandola poi tutta alla fine, esultando con il proprio team. Sono dieci gli Australian Open conquistati dal serbo, 22 gli Slam, raggiungendo in questa speciale classifica Rafael Nadal.

Ecco, di seguito, le dichiarazioni rilasciate a caldo dal tennista serbo: “Prima di tutto, voglio ringraziare Tsitsipas per le parole rivolte nei miei confronti, mi hanno toccato: è stato molto gentile e rispettoso, lo apprezzo. Sappiamo entrambi che dentro al campo siamo avversari, ma fuori c’è sempre grande rispetto. Ci rendiamo conto degli sforzi che tutti noi facciamo, e per questo voglio congratularmi con te (rivolgendosi a Tsitsipas, ndr), hai fatto un grande torneo, questa di stasera è stata una bellissima battaglia, hai ancora tanto tempo davanti a te, molto più di me, mi congratulo con la tua famiglia, con il team, so quanto tempo trascorrete per cercare di renderti un giocatore e una persona migliore. Sei uno dei più professionali che ci sono, credo sia anche tra i più interessanti (ride, ndr)”.

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Prosegue Djokovic: “Voglio dire qualcosa anche sulla Grecia e sulla Serbia: siamo due Paesi non molto grandi, non abbiamo una grande tradizione nel tennis, nella nostra storia non sono stati in molti ad aver raggiunto questi livelli; il messaggio per tutti i giovani tennisti che stanno seguendo questo evento e che sognano di essere qui, al nostro posto, è quello di sognare, di non smettere mai di farlo, perché tutto è possibile. Non lasciate che qualcuno vi tolga questo sogno; non conta da dove venite: più svantaggi hai da bambino, più sfide devi affrontare, più forte sarai, e io e Stefanos se siamo una dimostrazione. Trovate quella persona che sognerà con voi, perché ce la potete fare“.

E aggiunge: “Questa è stata un’avventura fantastica per me, per la mia famiglia, per il mio team; non do nulla per scontato, so che a volte dovete tollerare l’aspetto peggiore del mio carattere, sia in campo che fuori. Apprezzo la vostra pazienza e i vostri incoraggiamenti; non so se mi perdonerete mai, per tutto quello che vi faccio passare, ma devo ripeterlo più e più volte: questo trofeo è tanto mio quanto vostro. Per me è stato uno dei tornei più complicati, considerando le circostanze, visto che lo scorso anno non c’ero, e ora sono tornato. Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno fatto sentire a mio agio tornando in Australia: c’è un motivo per il quale ho giocato il mio miglior tennis qui. Mi do dei pizzichi ogni tanto per rendermi conto di quello che sto facendo: solo la mia famiglia e la mia squadra sanno cosa ho passato nelle ultime 4-5 settimane, credo sia la vittoria più bella della mia vita. Ringrazio gli organizzatori, i volontari, tutte le persone che rendono possibile questo evento, uno dei migliori al mondo: speriamo di vederci il prossimo anno“.

Djokovic ha poi proseguito la sua analisi ai microfoni di Eurosport: “Credo di aver provato tutte le emozioni possibili in queste due settimane, dalle peggiori alle migliori (ride, ndr); se non è la vittoria più importante della mia carriera, sicuramente la considero tra le prime due o tre, viste le circostanze e quanto fosse importante dopo un anno di assenza. Ho cercato di mantenere i nervi saldi, è stata dura, ora rilascio tutte le emozioni e me la godo. La giacca con il 22 sopra è stata preparata? In realtà non lo sapevo, me l’ha passata il mio team. Lavoro duro quanto tutti gli altri tennisti, poi ognuno di noi è diverso ed è unico: io lavoro per migliore ulteriormente il mio gioco, ed è l’unico modo per incrementare il proprio livello, se rimani fermo inizi a perdere posizioni, invece devi avere la voglia di migliorare, sempre. Non bisogna mai mollare, altrimenti non sarei tornato dopo l’anno scorso. Trofeo? L’originale resta qua, ma c’è una replica per me (ride, ndr)! Festeggerò con i miei fan prima in piazza, voglio raggiungerli e ringraziarli, poi vedremo cosa accadrà per i festeggiamenti“.

Foto: LaPresse

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