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Australian Open 2023: Novak Djokovic, tre faticosi set per battere Grigor Dimitrov
Novak Djokovic si qualifica per gli ottavi di finale agli Australian Open 2023. Il serbo, numero 4 del seeding, si impone per 7-6(7) 6-3 6-4 contro il bulgaro Grigor Dimitrov, ma per battere la testa di serie numero 27 il nove volte vincitore del torneo deve impegnarsi a fondo. Lo dice la durata dell’incontro, che supera di 7 minuti le tre ore. Ora per lui ci sarà l’opposizione non solo del prossimo avversario, il padrone di casa Alex de Minaur, ma anche di gran parte della Rod Laver Arena tra due giorni. Continuano, ad ogni modo, le preoccupazioni per un ginocchio sinistro che continua a non lasciare in pace il recordman di settimane al numero 1 del ranking ATP.
Tutto sembra andare secondo le norme già dal primo game, in cui Djokovic colleziona il break a 15. Di game lunghi ce ne sono, non soltanto per effettivo andare ai vantaggi, ma anche perché gli scambi, per durare, durano. La questione servizio, ad ogni modo, non si modifica più per molto tempo. Anzi, il serbo ha tre set point sul 5-3, ma li spreca tutti e, sul 5-4, gioca veramente male, concedendo a Dimitrov il controbreak. Si tratta di un momento molto negativo che porta il bulgaro a esaltarsi fino al 6-5 e, a propria volta, due chance di chiudere il parziale. Il campione di Wimbledon in carica, però, serve ace e prima al corpo che servono per andare al tie-break. Qui Djokovic perde ancora un ampio vantaggio (4-1 e 5-2), ma annulla un altro set point a Dimitrov e, sull’8-7 in proprio favore, s’inventa una magnifica volée bassa che chiude i conti dopo 77 minuti. Successivamente giunge la chiamata di medical timeout.
Nel secondo parziale un sapore decisivo rischia di averlo già il quarto, infinito gioco, in cui per sei volte ci si trova sulla parità e per tre Djokovic ha palla break. Il numero 27 del seeding riesce a sventare il pericolo nell’immediato, ma non può farlo due giochi dopo: sul 30-40 il serbo gli tira un gran diagonale di rovescio e gli fa perdere per la seconda volta nella giornata il servizio. Non succede praticamente nient’altro nel resto del tempo e così si arriva al 6-3.
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Il terzo set sembra certificare il crollo definitivo di Dimitrov, che inizia a sbagliare parecchio e finisce sotto 3-0 con doppio break. Qui, però, iniziano a verificarsi eventi particolari, perché, al sesto game, i turni di battuta sono stati violati per cinque volte su sei. Nondimeno, Djokovic torna a chiamare il fisioterapista, sempre per la questione del ginocchio sinistro che, per ora, regge in un modo o nell’altro. Dovendo trovare una soluzione, il serbo la trova nel servizio, che diventa più incisivo per evitare di far partire troppo spesso lo scambio: è così che si avvia al 6-4 conclusivo.
Conta molto, per Djokovic, soprattutto un numero importante: oltre i 9 colpi gli scambi li vince molto più spesso lui, 34 volte contro le 17 di Dimitrov. Il bulgaro fa anche tanto in termini di vincenti-errori gratuiti (56-51), ma la strategia vincente è quella del serbo (29-22). Il tutto con quest’ultimo che si trova anche ad avere buone percentuali con la prima, 72%-59% in campo e 74%-68% di punti vinti con questa.
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Foto: LaPresse