Australian Open 2023, Paolo Bertolucci rincuora Jannik Sinner: “Progressi evidenti, manca solo qualche dettaglio”

Fare il punto della situazione. Paolo Bertolucci si è pronunciato nella sua rubrica “Volée di rovescio” de La Gazzetta dello Sport sulla prestazione di Jannik Sinner negli ottavi di finale degli Australian Open 2023. L’altoatesino doveva affrontare un match molto complicato contro Stefanos Tsitsipas (n.4 del mondo e testa di serie n.3 del torneo). Un incontro non semplice dal punto di vista mentale, specialmente per quanto era accaduto un anno fa sempre a Melbourne, dove Sinner fu nettamente sconfitto dal greco nei quarti di finale.

Ebbene, l’esito non è cambiato nel senso che sempre di ko si deve parlare e la striscia di battute d’arresto di Jannik contro tennisti di primissima fascia si allunga. Tuttavia, per quanto dichiarato da Bertolucci, la situazione è decisamente diversa rispetto al 2022: “A differenza dello scorso anno, quando il nostro giocatore non entrò mai nel cuore della partita e non ebbe alcuna possibilità di contrastare il rivale greco, quest’ultima sfida è risultata una partita vera. Anche questa volta è finita male per l’italiano, ma con pochi rimpianti. L’aver tenuto testa per quattro ore a uno dei migliori tennisti del circuito certifica, senza ombra di dubbio, i progressi compiuti da Sinner negli ultimi mesi“, ha sottolineato sulla Rosea Bertolucci.

Un match che ha evidenziato, ovviamente, anche il motivo per cui attualmente ci sia una differenza di classifica tra i due giocatori citati, ma per Bertolucci la distanza è di molto accorciata rispetto a 12 mesi fa: “Mancano ancora alcuni dettagli tecnico-tattici (soluzioni volanti e piani alternativi a seconda del momento e dell’avversario) per migliorare e completare il proprio livello di gioco, ma è innegabile che la forbice che lo divideva nel 2022 dal greco sia diminuita e non di poco. Questo, al momento, è ciò che conta“.

A questo punto, non resta che attendere la prosecuzione della stagione e per Sinner sarà fondamentale avere continuità di rendimento dal punto di vista fisico, tale da poter affrontare match con continuità senza dover rincorrere costantemente la forma ideale.

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Foto: Olycom LaPresse