Seguici su

Senza categoria

Australian Open 2023: poche sorprese nella prima giornata, i favoriti lasciano poco o nulla. Nadal alza il livello

Pubblicato

il

Rafael Nadal

Tra i due tabelloni degli Australian Open, non si può certo dire che quella di oggi sia stata una giornata ricca di sorprese. Sia tra gli uomini che tra le donne le teste di serie cadute sono state appena due, benché in campo maschile l’Italia debba registrare la perdita di Lorenzo Musetti, che del seeding era numero 17.

L’altro a uscire di scena è Borna Coric: il croato, dopo Cincinnati, ha raggiunto un’unica semifinale a Vienna, e anche in quest’occasione non ha mostrato il proprio meglio, lasciando strada in modo netto al ceco Jiri Lehecka. Senza considerare il discorso legato alle teste di serie, l’eliminazione di Stan Wawrinka fa rumore fino a un certo punto; bravo lo slovacco Alex Molcan a spuntarla al quinto parziale, ma lo svizzero certo non è più quello che a Melbourne vinse nel 2014.

Si può ad ogni modo rimarcare come vari nomi di grido almeno un set l’abbiano dovuto lasciare: l’americano Frances Tiafoe è andato vicino a farsi trascinare al quinto, e anche il suo connazionale Sebastian Korda e i canadesi Denis Shapovalov e (soprattutto) Felix Auger-Aliassime, nel derby, si sono dovuti ingegnare per quattro parziali. Lo ha fatto anche Rafael Nadal, ma contro il britannico Jack Draper la contesa è di fatto finita a metà del terzo set, quando il mancino di Manacor ha alzato il ritmo e, contemporaneamente, al giovane avversario sono venuti i crampi, che gli hanno impedito di continuare nella maniera in cui avrebbe voluto. In qualunque caso, segnali che iniziano a tornare positivi per il numero 2 del mondo, che si ritroverà davanti l’americano Mackenzie McDonald, che ha sprecato diverse energie finendo al quinto con il connazionale Brandon Nakashima.

Australian Open 2023: Lorenzo Musetti perde in 5 set la lunga maratona con Harris ed è eliminato

Fondamentalmente, i due più performanti oggi sono stati il russo Daniil Medvedev (opposizione pressoché nulla dell’USA Marcos Giron) e Jannik Sinner (ancora con il britannico Kyle Edmund che poco ha capito). L’uno ha la missione di rivincita nei confronti di Nadal, l’altro ha fisso in testa l’obiettivo di andare oltre i quarti di un anno fa. E, vista stanotte, la possibilità c’è. Buona la condizione mostrata anche dal greco Stefanos Tsitsipas e dal polacco Hubert Hurkacz (prossimo avversario di Lorenzo Sonego: sarà complessa per il torinese). In quota giovane, invece, se il francese Lucas Van Assche (2004) è ancora troppo acerbo per il britannico Cameron Norrie anche se il primo set se lo gioca, il cinese Juncheng Shang (2005), che si allena alla IMG Academy di Bradenton, festeggia la prima vittoria Slam sul tedesco Oscar Otte. Difficilmente andrà oltre Tiafoe, ma il primo potenziale mattoncino verso il futuro l’ha messo.

Anche tra le donne pochissimi i brividi veri. Semmai, si può parlare del fatto che, come a New York, Iga Swiatek sia stata impegnata da Jule Niemeier. Certo, la polacca ha di nuovo battuto la tedesca, ma nel 6-4 7-5 visto sulla Rod Laver Arena si è visto il difficile accoppiamento tecnico per la numero 1 del mondo, destinata a sonni forse non tranquillissimi con la colombiana Camila Osorio.

Per il resto, le uniche due in difficoltà sono americane: Madison Keys, costretta al terzo set dalla russa Anna Blinkova, e Danielle Collins, anche lei contro una russa, anche lei (con molte più complicazioni) al parziale decisivo. Vale la pena dar conto di quanti game abbiano lasciato le big non citate: Jessica Pegula (USA) uno, Coco Gauff (USA) cinque, Maria Sakkari (Grecia) anche lei cinque. Poi c’è il caso particolare del match Kenin-Azarenka, con la bielorussa vittoriosa, ma si tratta di un confronto che esula dai concetti di teste di serie e non.

E a proposito di giocatrici facenti parte del seeding, il capitolo Bianca Andreescu va aperto per forza di cose. La numero 25 del tabellone, la ceca Marie Bouzkova, si è paradossalmente trovata di fronte una che vale ancor di più su questa superficie, quand’è al meglio. E il biglietto da visita non è propriamente male. In vista c’è un possibile terzo turno con Swiatek, e lì lo spettacolo potrebbe realmente accendersi.

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità