Biathlon
Biathlon, Coppa del Mondo Pokljuka 2023. L’Italia maschile riuscirà a incidere in un contesto storicamente nemico?
Nel biathlon generalmente la prima tappa del mese di gennaio va in scena a Oberhof. Cionondimeno, in questo inverno la località tedesca ospiterà i Mondiali. Ne consegue che le sue abituali date siano state assegnate a Pokljuka, autentico jolly nel calendario della Coppa del Mondo. Il borgo sloveno ha fatto il proprio ingresso nel giro del circuito maggiore nel 1992 senza però mai trovare collocazione fissa, spaziando da dicembre a marzo. Peraltro in tempi recenti ha sovente preso il posto proprio della tappa storica deputata a organizzare la manifestazione iridata. La dinamica, verificatasi per la prima volta nel 2007, in questo 2023 si ripete per la terza volta nell’ultimo lustro!
Sino a oggi nel Biatlonski stadion Pokljuka si sono disputate 62 gare maschili individuali di primo livello (13 venti km, 22 sprint, 16 inseguimenti, 11 mass start), di cui nove con valore iridato. Alle otto diluite tra le edizioni 2001 e 2021 si somma l’inseguimento che assegnò titolo mondiale nel 1998, quando il format non era ancora inserito nel programma olimpico.
Su queste nevi si contano trentatré atleti in grado di imporsi in almeno una competizione. Fra di essi il più vincente in assoluto è ancora oggi il norvegese Ole Einar Bjørndalen, capace di raccogliere 5 successi (gennaio 2004, febbraio 2005, bis nel marzo 2006, dicembre 2007).
Sono invece sei gli uomini in attività ad aver primeggiato da queste parti. Johannes Bø ha ottenuto 3 affermazioni (due nel dicembre 2018 e una nel gennaio 2020). Si contano poi 2 vittorie per Sturla Holm Lægreid (individuale e mass start ai Mondiali 2021). Infine hanno fiocinato 1 successo anche Jakov Fak (dicembre 2012), Quentin Fillon Maillet (gennaio 2020), Martin Ponsiluoma (sprint Mondiali 2021) ed Emilien Jacquelin (inseguimento Mondiali 2021).
Guardando invece ai podi, al lordo degli embarghi sono sedici i biathleti tutt’ora in azione ad aver già fatto il proprio ingresso nella top-three in quel di Pokljuka. Anche questa graduatoria è capitanata da Johannes Bø.
6 (3-1-2) – BØ Johannes Thingnes [NOR]
3 (1-1-1) – FILLON MAILLET Quentin [FRA]
3 (0-0-3) – EDER Simon [AUT]
2 (2-0-0) – LÆGREID Sturla Holm [NOR]
2 (1-1-0) – FAK Jakov [SLO]
2 (1-0-1) – JACQUELIN Emilien [FRA]
2 (0-0-2) – LOGINOV Alexander [RUS]
2 (0-1-1) – DALE Johannes [NOR]
1 (1-0-0) – PONSILUOMA Martin [SWE]
1 (0-1-0) – BØ Tarjei [NOR]
1 (0-1-0) – KÜHN Johannes [GER]
1 (0-1-0) – GUIGONNAT Antonin [FRA]
1 (0-1-0) – DOLL Benedikt [GER]
1 (0-1-0) – SAMUELSSON Sebastian [SWE]
1 (0-0-1) – GARANICHEV Evgeniy [RUS]
1 (0-0-1) – CLAUDE Fabien [FRA]
Ragionando invece per nazione, si evince come a Pokljuka la grande assente Russia si trovi storicamente benissimo. Infatti ha ceduto lo scettro di potenza egemone alla Norvegia solo negli ultimi anni, quando si è trovata ad affrontare un deciso declino di risultati rispetto al passato.
43 (17-13-13) – NORVEGIA
36 (14-11-11) – RUSSIA
35 (12-14-9) – FRANCIA
30 (7-10-13) – GERMANIA
10 (4-3-3) – SVEZIA
9 (4-2-3) – AUSTRIA
8 (2-3-3) – BIELORUSSIA
3 (0-1-2) – LETTONIA
3 (0-0-3) – UCRAINA
2 (1-1-0) – SLOVENIA
2 (0-1-1) – SVIZZERA
1 (1-0-0) – FINLANDIA
1 (0-1-0) – REP.CECA
1 (0-1-0) – ESTONIA
1 (0-1-0) – ITALIA
1 (0-0-1) – USA
ITALIA
Dunque Pokljuka è un contesto dove storicamente l’Italia maschile fatica oltremodo, tanto da aver ottenuto un unico podio. La sola soddisfazione è stata firmata da Renè Cattarinussi, che nella sprint del 3 febbraio 2001 si mise al collo la medaglia d’argento iridata.
Per quanto riguarda gli azzurri in attività, Lukas Hofer vanta cinque ingressi nella top-ten, con il 6° posto nella sprint del dicembre 2010 come miglior risultato. Qui si è già espresso bene Didier Bionaz, piazzatosi 21° posto nella sprint iridata del 2021. Tommaso Giacomel, così come tutti gli altri azzurri attualmente in azione, deve ancora far breccia in zona punti.
Foto: LiveMedia/Florian Frison/DPPI