Biathlon
Biathlon, Johannes Boe è un Cannibale e fa sua la mass start a Ruhpolding. 20° Tommaso Giacomel
Signore e signori, un Cannibale. Non lo si può definire in maniera diversa Johannes Boe. Il norvegese ha fatto nuovamente centro, conquistato la mass start maschile del quinto appuntamento della Coppa del Mondo di biathlon. Sulle nevi di Ruhpolding, località tedesca che peraltro il 13 gennaio 1978 tenne a battesimo il massimo circuito, si è assistito al nuovo trionfo dello scandinavo che, in una delle “Classiche Monumento“, ha posto il nono sigillo stagionale a livello individuale. Un dato spaventoso che si va ad aggiungere alle 64 vittorie in carriera in gare di primo livello (Coppa del Mondo, Mondiali, Olimpiadi Invernali), che diventano 98 se si tiene conto anche delle prove a squadre.
E’ stata una manifestazione di superiorità del Team Norge, considerando che sono stati ben quattro i norvegesi nelle prime quattro posizioni. Ci ha provato Vetle Sjåstad Christiansen a mettere in difficoltà il suo più titolato connazionale, con lo zero nell’ultima serie (1+0+1+0), ma Boe, nonostante una prestazione al tiro non perfetta (1+0+1+1), ha letteralmente cambiato marcia nell’ultimo giro e “sverniciato” Christiansen che si è dovuto accontentare della piazza d’onore a 19.3. A completare il quadro assai lusinghiero in casa norvegese sono stati Sturla Holm Laegreid a 35.3 (1+0+1+0) e Tarjei Boe a 36.4 (0+0+0+1).
La top-10 ha visto poi in quinta posizione il francese Jacquelin a 49.7 (0+1+1+0) davanti al lituano Strolia (0+0+0+1) a 55.6, allo svedese Samuelsson a 59.3 (0+0+0+2), al tedesco Strelow a 1:00.1 (0+0+1+0), allo svizzero Stalder a 1:06.1 (0+1+1+0) e al francese Fabien Claude a 1:18.1 (0+0+2+1).
Capitolo Italia affidato a Tommaso Giacomel, giunto 20° a 1:58.3 con cinque errori al poligono. E’ chiaro che la serie 2+0+0+3 sia stata deficitaria per il giovane trentino che, come si suol dire, deve ancora imparare a calibrare bene il tiro, ma questa è tutta esperienza per un atleta che in breve tempo sta mettendo insieme i vari pezzi del puzzle. Venendo alla classifica generale, Boe è sempre più solo in vetta con 959 punti a precedere gli altri due norvegesi Laegreid (785) e Christiansen (503).
Foto: LaPresse