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Calcio, Gabriele Gravina: “Gianluca Vialli ha reso speciale un gruppo di persone normali”

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E’ stata un’Epifania molto triste per gli appassionati di calcio e di sport. La notizia della morte di Gianluca Vialli, a 58 anni, per un tumore al pancreas ha colpito emotivamente tutti. Nel giro di poche settimane si è dovuto fare i conti con la scomparsa del grande Pelé e di Sinisa Mihajlovic e quella di Vialli è solo l’ultima della serie in cui il “Pallone” si è trovato a piangere i campioni del passato.

Un ospite indesiderato e un compagno di viaggio che avrei volentieri evitato“, in questo modo l’aveva definito nel suo ruolo di capo delegazione degli azzurri l’ex attaccante di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea, culminato con la spedizione straordinaria degli Europei 2021.

La pausa da questo incarico era stata una sorta di campanello d’allarme, visto che lo stesso Vialli aveva affermato la necessità di curarsi. L’ex giocatore era ricoverato a Londra dove stava sostenendo dei cicli di chemioterapia per il tumore citato. Purtroppo, l’aggravarsi dello stato di salute ha portato al tragico epilogo.

E così sono state moltissime le testimonianze di affetto e i ricordi che chi ha avuto modo di conoscere lo sportivo e l’uomo si è sentito di rivelare. Tra questi, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha voluto scrivere in una lettera un pensiero per chi non è più tra noi: “Caro Gianluca, in fondo è una questione di abbracci. Il caloroso abbraccio dei tifosi e degli appassionati di calcio che ha accompagnato la tua eccezionale carriera. L’abbraccio che ti lega alle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerti e che ti vogliono bene. L’abbraccio che ci siamo scambiati quando hai accettato il ruolo di capo delegazione azzurro. Caro Gianluca, tu sei la persona speciale che ha contribuito a rendere eccezionale un gruppo di persone normali, grazie alla tua capacità di rendere migliori le persone con riflessioni mai banali” (fonte: Ansa).

Foto: LaPresse

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