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Calcio, Roberto Mancini: “I ragazzi di 18-19 anni possono giocare a massimi livelli”

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Stamane il Salone d’Onore del CONI ha ospitato l’evento “Allenare l’Azzurro – CT a confronto“, un convegno nel quale i protagonisti sono stati quattro commissari tecnici, ovvero Alessandro Campagna (pallanuoto), Roberto Mancini (calcio), Gianmarco Pozzecco (basket) e Ferdinando De Giorgi (volley).

L’incontro è stato promosso dal presidente della FIP, Giovanni Petrucci, ed è stato moderato dal segretario generale del CONI, Carlo Mornati: erano presenti il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ed il presidente del CONI, Giovanni Malagò.

Si è parlato dei giovani, e significativo è stato l’intervento del CT della Nazionale di calcio, Roberto Mancini: “Nel calcio è più difficile rispetto alla pallavolo, al basket o alla pallanuoto. In Italia dobbiamo cambiare la nostra mentalità e pensare che i ragazzi di 18-19 anni possano giocare a massimi livelli. Bisogna dar loro fiducia“.

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Il tecnico ha spiegato le difficoltà riscontrate con le squadre di club italiane: “Bisogna dar loro la possibilità di fare errori e di essere chiamati dai commissari tecnici. L’Under 21, ad esempio, arriva a fine biennio che ha giocatori di 23 anni ed alcuni di loro non giocano in prima squadra, per noi così è faticoso cercare i talenti“.

Mancini ha chiuso cogliendo l’occasione per fare un parallelo col volley: “Quando sono stati messi tutti i ragazzi ed è stato vinto l’Europeo sono rimasto estasiato. Sarebbe bello se potessimo avere anche noi questa possibilità, ma va cambiata la mentalità alla base. Poi devono darci la possibilità di avere i calciatori per più tempo“.

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Foto: LaPresse

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