Ciclismo, che corridori ha il Team Corratec? Alla scoperta della Professional italiana invitata al Giro d’Italia 2023

Il Team Corratec ha ricevuto la wild card da parte degli organizzatori di RCS Sport per disputare il Giro d’Italia 2023. Si tratta di una grande possibilità per questa squadra italiana, che soltanto quest’anno è sbarcata tra le Professional (la seconda categoria dopo il World Tour) e che subito si è guadagnata la possibilità di prendere parte alla prestigiosa Corsa Rosa. La formazione è nata nel 2022 e nella sua prima stagione di vita ha militato tra le Continental, riuscendo a vincere una tappa del Tour of Antalya con Dusan Rajovic e una frazione del Sibiu Tour con Stefano Gandin. Ora l’asticella si alzerà in maniera importante per questa realtà, che punta a mettersi in gran luce e a ritagliarsi uno spazio importante al piano superiore.

Il Team Corratec ha sede a Montecatini Terme (in provincia di Pistoia). Il sodalizio toscano è sponsorizzato dall’omonima società produttrice di biciclette ed è guidato dal general manager Serge Parsani, un guru conosciuto da tutti i grandi appassionati di ciclismo e ormai in ammiraglia da più di trent’anni. Tra i direttori sportivi figura anche Fabiana Luperini, icona indiscussa del ciclismo italiano femminile. Nella rosa del 2022 militavano nove italiani: Matteo Amella, Davide Baldaccini, Giuseppe Daidone, Stefano Gandin, Lorenzo Iacchi, Luca Marziale, Giulio Masotto, Simone Olivero.

Per il 2023 la squadra si è rinforzata. Spicca l’approdo di lusso di Valerio Conti (29enne con 4 vittorie da pro’, ha indossato la maglia rosa in passato e proviene dall’Astana). Nuovi innesti sono anche l’olandese Etienne van Empel, Attilio Viviani (fratello di Elia) e il britannico Charlie Quarterman. Da annotare la presenza dell’interessante svizzero Jan Stoeckli. Gli italiani in rosa sono ben tredici: Matteo Amella, Davide Baldaccini, Valerio Conti, Nicolas Dalla Valle, Stefano Gandin, Alessandro Iacchi, Alexander Konychev, Giulio Masotto, Marco Murgano, Simone Olivero, Lorenzo Quartucci, Attilio Viviani, Samuele Zambelli.

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Foto: Lapresse