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Ciclismo

Elia Viviani: “Inseguimento e madison? Coperta corta. Preferivo i Mondiali a settembre. E al Giro d’Italia…”

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Doppio titolo nel 2022 per Elia Viviani in pista: prima quello continentale, poi quello iridato nell’eliminazione. Su strada invece, al contrario, le soddisfazioni sono state pochissime con il ritorno alla Ineos Grenadiers. Il campione olimpico di Rio nell’omnium ci ha parlato della sua annata e del futuro.

Pensando già a Parigi 2024: “I criteri di qualifica li sapete tutti, le quote saranno quattro più Pippo che farà la crono e quindi può essere giocato come jolly. Dunque dovrò fare il quartetto, la mia preparazione è già iniziata”.

Parlando della madison: “È sempre una coperta che se tiri da una parte manca dall’altra. Abbiamo preparato il quartetto al 200% ed i lavori sono totalmente diversi da madison, omnium e corsa a punti. Dobbiamo lavorare molto per colmare il gap dalle altre per Parigi, per avere un’occasione in più di medaglia”. 

In chiave strada: “Ovvio che l’obiettivo è sempre quello di vincere più gare possibili. Il primo anno alla Ineos è andato così così, l’obiettivo è vincere così. La gara dei sogni resta la Milano-Sanremo, ma anche la Gand-Wevelgem e tornare a vincere tappe al Giro e al Tour”.

Sulla questione Mondiali di Glasgow: “Non sembra giusto che i Mondiali siano tutti raggruppati. Chi punta alla strada non può puntare alla pista, o ad esempio van der Poel deve decidere se giocarsi le sue carte su strada o in mountain bike. L’UCI tirerà le somme dopo questi Mondiali. Sono più per la tradizione con i Mondiali a settembre”. 

Foto: Lapresse

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