Ciclismo
Ciclismo, la Parigi-Nizza svela il suo percorso: decisivi i due arrivi in salita e la cronosquadre
Giornata di presentazione per la Parigi-Nizza. La prima importante corsa a tappe della stagione 2023 ha infatti oggi presentato il proprio percorso ed ufficializzato alcuni grandi nomi che saranno presenti al via (tra cui Jonas Vingegaard, vincitore dell’ultimo Tour de France). Andiamo dunque ad analizzare, tappa per tappa, il percorso della corsa di una settimana che scatterà il 5 marzo:
Tappa mossa in apertura, con partenza ed arrivo nel comune di La Verriere. Un circuito di 79,7 km con tante brevi asperità verrà ripetuto due volte prima del finale che riporterà nella sede di partenza, lasciando possibilità sia ai velocisti che a “cacciatori” da lontano. Più lineare il percorso della seconda tappa che vedrò con ogni probabilità una volata decidere il risultato sul traguardo di Fontainebleau.
Grande interesse per la terza giornata che vedrà la presenza di una cronosquadre, esercizio quasi accantonato nelle ultime stagioni dagli appuntamenti più importanti. 32,2 km sostanzialmente pianeggianti con partenza ed arrivo a Dampierre-en-Burly che potranno marcare distacchi importanti tra gli uomini di classifica.
Primo arrivo in salita nella quarta frazione che si chiuderà dopo un percorso di 164,7 km sull’ascesa di La Loge des Gardes, coi suoi 6,7 kmal 7,1%. La quinta tappa sarà la più lunga dell’edizione coi suoi 212,4 km. Probabile arrivo in volata con la sola asperità della Cote d’Aleyrac (4 km al 4,3%) a 30 km dal traguardo a poter portare della selezione.
Tappa estremamente interessante nella sesta giornata: nei 197,4 km tra Tourves e La Colle-sur-Loup saranno disseminati 6 GPM, tutti piuttosto brevi ma tutti con pendenze durissime, che supereranno in più punti il 15% e toccheranno anche il 20%. Tappa regina al settimo giorno, con i 17 km al 4,6% della Côte de Tourette-du-Château prima della metà del percorso che si chiuderà in cima al Col de la Cuilloule, coi suoi 15 km al 7%. Gran finale a Nizza, con una tappa sostanzialmente identica a quella dello scorso anno, con 5 GPM e l’insidiosa picchiata finale verso il traguardo sulla suggestiva Promenade des Anglais
Foto: LaPresse