Come sta Marco Odermatt e perché non ha gareggiato a Kitzbuehel: lo svizzero rischia di saltare i Mondiali?

Marco Odermatt si è infortunato nel corso della prima discesa libera di Kitzbuehel, prova valida per la Coppa del Mondo 2022-2023 di sci alpino. Questo è il motivo per cui lo svizzero non si è presentato al cancelletto di partenza per la gara-2 sulla mitica pista Streif. Il detentore della Sfera di Cristallo, che inseguiva il primo successo in questa specialità (dopo sette secondi posti), ha commesso un grosso errore all’attacco della Steilhang, compiendo un vero e proprio miracolo per evitare di finire nelle reti. Proprio quello sforzo, però, gli ha provocato dei fastidi al ginocchio sinistro.

Secondo il quotidiano Blick, si tratterebbe di un problema simile a quello riscontrato nella seconda manche del gigante in Alta Badia del 2019 (ai tempi era al ginocchio destro). Marco Odermatt ha rinunciato all’evento odierno e, sempre secondo la testata elvetica, potrebbe saltare anche i due superG in programma il prossimo fine settimana a Cortina d’Ampezzo e sarebbe in dubbio anche la sua presenza ai Mondiali, che scatteranno tra un paio di settimane a Courchevel-Meribel (Francia).

Marco Odermatt si sottoporrà a una risonanza magnetica nella giornata odierna per conoscere esattamente l’entità dell’infortunio e i tempi di recupero. La Coppa del Mondo sembra riaprirsi clamorosamente: il norvegese Aleksander Kilde, oggi trionfatore a Kitzbuehel, si è portato a 225 punti di distacco dallo svizzero e avrà a disposizione i due superG del prossimo weekend per ricucire ulteriormente lo strappo (ammesso che Odermatt decida veramente di non gareggiare in terra dolomitica).

L’eventuale assenza di Marco Odermatt ai Mondiali cambierà naturalmente tutti gli scenari, visto che stiamo parlando di un’atleta in grado di vincere in tre specialità (discesa, superG, gigante). Il 25enne non ha ancora conquistato una medaglia iridata, ma è il Campione Olimpico di gigante e vanta ben 17 vittorie (e 42 podi) in Coppa del Mondo.

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Foto: Lapresse