Formula 1

F1, George Russell: “Il mio rapporto con Hamilton? C’è grande rispetto, ma quest’anno vogliamo lottare per doppiette…”

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Già in questo primo anno di convivenza in Mercedes si è capito come tra Lewis Hamilton e George Russell nessuno dei due voglia assolutamente cedere nel confronto diretto con il compagno di team e connazionale. Da un lato il sette volte campione del mondo, dall’altro il suo giovane erede che, nella prima stagione con le Frecce d’argento, lo ha preceduto nel confronto diretto.

Si è scritto e detto molto sul rapporto tra i due piloti, con il team principal Toto Wolff che, al momento, non ha dovuto gestire situazioni complicate. Ma sarà così anche nel 2023? Lo scopriremo tra poche settimane con il via della nuova stagione, con la Mercedes pronta a tornare ai livelli che tutti conoscevamo, con la chiara intenzione di vincere il titolo.

George Russell ha detto la sua sulla situazione interna a Brackley: “Voglio dire che naturalmente se si lotta per le doppiette ci sarà una dinamica leggermente diversa e questo è naturale ma credo che l’aspetto positivo sia il fatto che ci troviamo in fasi molto diverse delle nostre carriere. Ci sentiamo come se fossimo insieme in questa sfida, davvero”.

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Gli obiettivi per il 2023 sono chiari: “Se nella prossima stagione avremo un’auto in grado di fare doppiette, saremo molto orgogliosi di aver contribuito insieme al raggiungimento di questo obiettivo. E poi andremo avanti con i nostri obiettivi. Ma non avremo motivo di essere in conflitto. Abbiamo un buon rapporto. Dobbiamo rispettarci a vicenda, e credo che lo abbiamo fatto. Riconosciamo l’importanza di questo aspetto all’interno della squadra. Se il nostro rapporto comincia a incrinarsi, si ripercuoterà sul team e, in ultima analisi, si ripercuoterà anche su di noi. Penso che potremo continuare a fare tesoro di questa situazione e che, anzi, il nostro rapporto si rafforzerà con il passare del tempo”.

Il giovane inglese torna con la mente ad inizio 2022: “Mi sono trovato subito a mio agio con la macchina. Abbiamo testato una serie di elementi di prova per ogni singola pista. Erano le parti di sviluppo principali e venivano sempre alternate: una settimana toccava a Lewis e una settimana toccava a me, di settimana in settimana. All’inizio dell’anno, Lewis ha apportato modifiche più drastiche all’assetto, nei limiti della vettura, ma questo era dovuto al fatto che io mi trovavo più a mio agio mentre lui stava ancora cercando di trovare il set-up più adatto a lui. Ma quando si trattava di sviluppo, ci alternavamo sempre di settimana in settimana. Ogni volta che c’era un elemento di sviluppo, in qualche modo impatta sul programma del weekend di gara, ed è per questo che il team fa sempre una settimana con Lewis e una settimana con me”.

Foto: LPS DPPI

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