Formula 1
F1, Max Verstappen: “Gli incidenti con Lewis Hamilton? Non vorrei, non so perché, ma capitano…”
Max Verstappen e Lewis Hamilton. Anzi, per meglio dire, Max Verstappen contro Lewis Hamilton. Una battaglia sportiva che ha elettrizzato il Mondiale di Formula Uno 2021, fino all’incredibile ultimo giro di Abu Dhabi con il titolo che è finito nelle mani dell’olandese, al termine di una serie infinita di corpo a corpo, spesso anche oltre il limite del regolamento.
Una sfida davvero vibrante che nel 2022, tuttavia, è andata sostanzialmente nel dimenticatoio. La clamorosa differenza di prestazioni tra Red Bull e Mercedes non ci ha permesso di assistere a molti altri capitoli della saga tra i due grandi rivali, anche se qualche episodio qua e là non è mancato. Come dimenticare, per esempio, quanto avvenuto ad Interlagos in occasione del Gran Premio di San Paolo di novembre?
Alla “Esse” intitolata ad Ayrton Senna, Max Verstappen ha attaccato il sette volte campione del mondo e ha rimandato indietro di un anno le lancette dell’orologio. Contatto. Pezzi che volavano. Ennesimi team radio di accuse reciproche. Emozioni a non finire, quindi, ma che l’olandese ha tenuto a spiegare in una certa maniera. “Una sfida senza compromessi? Devo stare attento a quello che dico, ma con tutti i piloti con cui ho lottato quest’anno sono state battaglie davvero dure e aggressive ma senza arrivare mai al contatto”. (Fonte: Autosport).
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Il due volte iridato prosegue nel suo ragionamento: “In qualche modo, con Lewis è una storia diversa. E onestamente non capisco il perchè. Quest’anno, ad esempio, non abbiamo avuto molti duelli. Ma in Brasile ci siamo nuovamente scontrati e non era mia intenzione. Mi è stata data la colpa, cosa che non ho trovato corretta. Se si fosse trattato più di un incidente di gara, avrei potuto accettarlo”.
Il nativo di Hasselt spiega poi il suo punto di vista sul “Re Nero”: “Rispetto sempre molto Lewis per quello che ha ottenuto in questo sport, ma per questo non capisco perché non possiamo gareggiare come ho fatto con gli altri. Naturalmente ognuno ha un approccio differente. So che Charles Leclerc è un po’ diverso da George Russell o da Carlos Sainz e Checo Perez, o da chiunque altro. Devo stare un po’ più attento a queste cose, perché vengono immediatamente interpretate come critiche. E poi la gente inizia a odiarti. Beh, non è questa la mia intenzione”.
Foto: LPS